Casa
Editrice Bemporad
|
|||||||||||||||||
ALMANACCO ITALIANO |
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
ALMANACCO DELLA DONNA ITALIANA |
|||||||||||||||||
Niente
poteva impedire alla donna italiana di leggere l'Almanacco Italiano
acquistato dal marito, e soddisfare così il proprio interesse culturale,
ma per lei viene pensato l'Almanacco della Donna Italiana, che
inevitabilmente pone l'accento sulle attività femminili e sulle
aspirazioni della donna dell'epoca: che è una casalinga, ma è
capace anche di leggere, e si interessa così alle biografie delle
donne illustri del panorama letterario europeo, delle donne sportive,
delle donne che in qualche modo si distinguono dalla massa (delle casalinghe)
e in tal modo crede di realizzarsi attraverso l'esperienza altrui. Nel
1920 tuttavia non esistono solo le casalinghe, vi sono anche tante lavoratrici,
e le donne cominciano ad iscriversi all'università. L'Almanacco
si rivolge a tutte: vi sono informazioni di carattere astronomico, il
calendario delle feste patriottiche e civili, notizie utili riguardanti
i lavori domestici e le ricette, e - novità - l'agenda,
inserto staccabile da utilizzarsi per la gestione del bilancio familiare.
L'Almanacco è completato dall'Annuario, che ospita
rubriche fisse di consigli per la casa, la bellezza personale e l'abbigliamento
di moda, ma anche di letteratura, arte, musica, sport, e perfino una Rassegna
del movimento femminile italiano. Assai interessanti sono i Medaglioni
di donne illustri, ritratti dettagliati dedicati alle figure femminili
di attualità. La Rassegna Letteraria comprende scrittrici
d'Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, nonchè informazioni
su concorsi e mostre. Vi sono le pagine dedicate a musiciste, pittrici,
scrittrici e giornaliste, attrici e cantanti, spesso con la fotografia
del personaggio; la Rassegna Sportiva si occupa delle atlete italiane.
Collaboratrici sono naturalmente le scrittrici dell'epoca: Ada Negri,
Annie Vivanti, Grazia Deledda e Matilde Serao, Donna Paola, ma anche Guido
da Verona e Ferdinando Martini.
|
Gli
annuari del 1936 e 1937
|
||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||