BIAGI,
GUIDO (1855-1925)
Guido Domenico Angiolo Carlo Alfredo Biagi nasce
a Firenze il 29 gennaio 1855 da Luigi ed Emilia Costetti. Letterato,
giornalista, filologo. Frequenta l'Istituto fiorentino di studi
superiori e già da quest'epoca si vota al giornalismo
e agli scritti compilativi, fondando un periodico letterario,
I nuovi goliardi, sul quale apparvero fra l'altro primizie
pascoliane (ma uno dei collaboratori era Giuseppe Marradi).
Laureatosi il Lettere nel 1878, sposa poco dopo la sorella dell'editore
Sansoni, il quale gli aveva pubblicato la tesi di laurea (un'edizione
critica del Novellino). Per la casa editrice Sansoni
è consulente e direttore letterario dal 1885. Dal 1880
al 1882 è impiegato alla Biblioteca Nazionale di Roma
e dal 1882 al 1884 alla Nazionale Centrale di Firenze; sempre
a Firenze dirige la Biblioteca Marucelliana (dal 1886 al 1889),
poi la Riccardiana e la Laurenziana (dal 1890 al 1923). Fenomenale
organizzatore di bilbioteche, cura numerose pubblicazioni bibliografiche
e fonda la Rivista delle biblioteche e degli archivi
(1888), che dirige fino alla morte. Si attiva anche sulla stampa
per sensibilizzare la questione ("Per una legge sulle biblioteche",
La Nuova antologia, 1906). Cura per la UTET
una ristampa a dispense del Dizionario del Tommaseo,
annotato ad uso delle famiglie. Pubblica per la prima volta
in Italia un Chi è? che ha immediato successo
e sarà imitato da moltissimi editori, il più famoso
dei quali è forse il Formiggini. Biagi è garbato
e vivace scrittore di curiosità letterarie, soprattutto
negli articoli; collabora a numerose testate fra le quali La
Lettura, La Nuova Antologia, Il Fanfulla,
Il Capitan Fracassa, Don Chisciotte, Il Corriere
della Sera, ma non disdegna di pubblicare sporadicamente
anche per i ragazzi sul Giornale per i bambini di Ferdinando
Martini, al quale collabora dietro le quinte, e il Giornalino
della Domenica. Biagi è infatti un frequentatore
del salotto letterario della Libreria Paggi, e una volta rimasto
solo il giovane Enrico Bemporad, gli è discreto consigliere.
Se non è esattamente un autore letterario, è comunque
una personalità di spicco nell'intellighenzia della sua
epoca. Traduce dall'inglese e compila raccolte antologiche di
vari autori classici, cura edizioni critiche, compila ritratti
di autori, scrive rievocazioni storiche e aneddoti sui personaggi
fiorentini a lui coevi ma anche del passato; scrive prefazioni
ai numerosi testi degli amici, tra i quali Renato Fucini. Ferdinando
Martini lo nomina suo capo di gabinetto sia quando era segretario
generale (dal 1884 al 1885) sia nel breve periodo in cui fu
ministro (1892-93). E' Presidente della Società di cultura
"Leonardo" di Firenze, e accademico della Crusca.
Muore a Firenze il 6 gennaio 1925. La commemorazione funebre
viene fatta da Angiolo Orvieto alla sede della società
"Leonardo" il 15 Febbraio 1925 e in seguito pubblicata.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Aneddoti letterari (Treves, 1887)
Ore calde: Racconti (Tip. Adolfo Ciardelli Edit., 1891)
Beltà moderna. Alla torre dei medici (Roma, Societa
editrice Dante Alighieri, 1899)
Relazione della giuria nel concorso Alinari per un'illustrazione
della Divina Commedia (Tip. Di Salvadore Landi, 1901)
In Val di Nievole (Bagni di Montecatini e dintorni, preceduta
da alcune passeggiate di Ferdinando Martini; guida illustrata
compilata da Guido Biagi, Bemporad, 1902)
Chi è?: annuario biografico italiano (Roma, Casa Editrice
Romagna, 1908)
Passatisti (1923)
Fiorenza, fior che sempre rinnovella (quadri e figure di vita
fiorentina, con prefazione di Isidoro Del Lungo, L. Battistelli,1925)
©
Letteraturadimenticata.it, marzo 2013
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Guido Biagi in una caricatura di Alessandro Milesi
Castiglioncello. In alto: la torre medicea alla quale è
stata posta la lapide con i versi
di Guido Biagi nel 1899; in basso: il castello Pasquini, un
tempo proprietà di
Diego Martelli e fulcro della vita artistica e sociale a cavallo
tra Ottocento e Novecento.
Per dettagli sugli artisti di Castiglioncello cfr. la pagina
web su Vittorio Corcos
(ILLUSTRATORI A-C).
Le fotografie sono state gentilmente concesse da Piero M. e
non sono riproducibili senza autorizzazione.
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