Kasimir Edschmid, pseudonimo di Eduard Hermann Wilhelm
Schmid (Darmstadt (Hesse/Assia) 5 ottobre 1890 - Vulpera, Engandina
(CH) 31 agosto 1966).
Scrittore
tedesco, nacque a Darmstadt da Wilhelm, professore di letteratura
classica nelle scuole superiori, e da Bertha Bommersheim. Nel 1940
sposò Elisabeth von Harnier (1910-2000) da cui ebbe due figli:
Enzio (1941) e Constanza (1940) (1) che si sono dedicati alla cinema,
entrambi diplomati alla DFFB, accademia di cinematografia tedesca.
Studiò
al Liceo Ludwig-Georgs-Gymnasium di Darmstadt, una sonnacchiosa città
provinciale nel vecchio Granducato di Hesse, dove insegnava il padre,
a Monaco, Parigi e Strasburgo, specializzandosi in lingue e filologia
romanze.
Partecipò
alla Grande Guerra come soldato semplice svolgendo mansioni di infermiere
nel Corpo Medico dell'Esercito. Dopo la guerra debuttò in letteratura,
collaborando ai giornali Die Aktion, Die Weissen Blatter,
Frankfurter Zeitung e pubblicando romanzi.
A Francoforte tramite il cugino pittore Heinrich Rudolf Hermann Battenberg
(detto Ugi), conobbe e divenne amico di Max Beckmann anch'esso pittore,
parte di un folto gruppo di artisti, in rivolta contro i paradigmi
del passato. Fra questi la sua coetanea ebrea Wilhelmine (Erna) Pinner,
grafica e illustratrice, che dal 1916 fino al 1935 fu sua costante
compagna.
Beckmann soffriva di una profonda nevrosi provocatagli dagli orrori
a cui aveva assistito in guerra e da cui gli ci vollero due anni per
rimettersi. L'amico ne raccontò la tragica esperienza in Der
tödliche Mai (Maggio mortale). Beckmann nel 1917
fece un ritrattino di Eduard Schmid (che aveva assunto lo pseudonimo
di Kasimir Edschmid) e illustrò Die Fürstin,
edito da Kiepenheuer, Weimar, 1918. L'editore scrisse ad un amico
" Beckmann e Eschmid non li posso soffrire. Però vendono."
Prontamente, quando lo appresero, i due aumentarono il loro onorario
di 1000 marchi ciascuno.
I primi
anni della Repubblica di Weimar furono anni di fermento artistico.
Il 1919 è un anno fecondo per gli amici di Darmstadt:
Edschmid lancia la collezione e redige "Tribüne der Kunst
und der Zeit" (Tribuna dell'Arte e del Tempo) Reiss, Berlin,
1920, una serie di Schöpferische Konfession (Credo creativo)
fascicoli/monografie in cui apparvero fra gli altri i "manifesti
creativi" di Beckmann e di Klee.
Insieme con gli amici dà vita ad un circolo artistico per fare
di Darmstadt un centro di nuovi valori spirituali che fu conosciuto
come la Secessione di Darmstadt. La Secessione organizzò la
prima di una serie annuale di mostre che si tennero fino all'avvento
del Nazismo.
Pubblica Über den Expressionismus in der Literatur und
die neue Dichtung (Espressionismo in Letteratura e nella nuova
Poesia) Reiss, Berlin, 1919, in pratica il manifesto tedesco dell'Espressionismo,
cioè la rappresentazione della realtà interpretata attraverso
emozioni personali.
Nel 1921 viene fondato a Londra PEN (Poets, Essaysts, Novelists) nato
da un gruppo di scrittori che si incontrano per cene amichevoli. Nel
1925 nasce il PEN tedesco, Geschichte des bundesdeutschen PEN-Zentrum.
Edschmid divenne uno dei principali rappresentanti dell'Espressionismo
tedesco. Il celebre commediografo e scrittore satirista Kurt Tucholsky
(Kaspar Hauser) nel 1925 sottolineò in una satirica "referenza"
la profondità incomprensibile delle sue teorie: "Ho avuto
il Sig. Kasimir Edschmid impiegato nel mio negozio di parrucchiere
[...] La sua ricca conoscenza delle lingue (parla quattro varietà
di francese, inclusa una quasi corretta) mi diede grandi speranze.
Sfortunatamente la sua conoscenza del tedesco non era sufficiente
per comunicare coi clienti. O lo si capiva ma non lo si comprendeva
o lo si comprendeva ma non si capiva cosa dicesse."
Negli
anni Venti comincia il periodo dei grandi viaggi con la compagna Erna:
in Europa Centrale (nel 1929 conosce Eric Maria Remarque a Davos),
Africa, Mediterraneo, Sud America, ognuno documentato in un libro
illustrato da Erna. Ammira molto l'Italia se pur con qualche punta
di superiorità teutonica.
Scrive Sport um Gagaly, uno dei primi romanzi sportivi.
Nel 1927 ottiene il Premio Büchner il premio letterario tedesco
più importante, secondo solo al Goethe.
Con l'avvento
del nazismo tutta quello che la Repubblica di Weimar rappresentava
sparì in meno di tre anni. La cultura viene gestita da Goebbels.
L'Espressionismo in tutti i suoi aspetti è arte degenerata.
Il PEN tedesco, "covo di anarchici, ebrei e comunisti" viene
trasformato nell'Unione Nazionale degli Scrittori. Comincia la diaspora
degli intellettuali accompagnata da una catena di suicidi. Altri si
adattano, cosiddetti "esuli interni" che tacciono e pur
di farsi pubblicare trovano qualche virtù nel nazismo o per
amor di patria non vogliono criticare la Germania.
La posizione
di Edschmid è ambivalente: nel 1933 i nazisti bruciarono i
suoi libri, ma piuttosto di espatriare in Inghilterra con Erna Pinner
nel 1935, rimase in Germania e sottovalutando Hitler ne criticò
l'ascesa al potere in Italien: Lorbeer, Leid und Ruhm
(1935) in cui lodava invece Mussolini e il Fascismo. Messo al bando
completamente, continua a viaggiare; di nuovo in Italia nel 1937 incontra
di nuovo Erna. Vive "cercando di stare a galla senza farsi notare"
scrivendo libri "innocui, insospettabili". In fondo non
aveva niente da temere: era ariano e cristiano. Dopo la distruzione
della sua casa a Darmstadt nel bombardamento alleato del settembre
1944 si rifugia a Ruhpolding, nell'Alta Bavaria. In Das gute
Recht (La buona Legge) del 1946 racconterà questi anni,
cercando di giustificare il suo atteggiamento accomodante con il regime.
Nel 1946
riprende contatto con Erna, di cui ignorava la sorte, ma ormai è
sposato con una giovane musicista che ha vent'anni meno di lui e due
figli, e i loro rapporti rimangono epistolari fino alla sua morte.
Nel 1947 assume come nome ufficiale il suo pseudonimo. Nel 1950 diventa
segretario del rinato PEN tedesco e dal 1960 presidente onorario.
Diventa "Schriftstellerfunktionär", scrittore funzionario
di Stato della Bundesrepublik Deutschland e riceve vantaggi materiali
che gli permettono di vivere a Darmstadt nella esclusiva Mathildenhöhe.
Viene decorato con la Gran Croce al Merito della Repubblica Federale
(1955) per servizi in ambito culturale e la Medaglia Goethe dalla
città di Francoforte (1957) per servizi alla lingua tedesca
e alle relazioni culturali internazionali. In realtà, in quel
dopoguerra di nascosti risentimenti, Edschmid fu premiato per "essere
rimasto"; i suoi meriti culturali erano limitati rispetto a quelli
dei grandi artisti emigrati e addirittura diventati cittadini di potenze
che avevano umiliato la Germania.
Nel 1964 fu ospite alla televisione tedesca in una puntata della serie
"Zur Person".
Dal suo George Büchner, eine deutsche Revolution
fu girato Friede den Hütten! Krieg den Palästen!
(sceneggiato TV 1970) e il fim Eine deutsche Revolution (1982).
Nel 1999,
con una controversa iniziativa, la figlia pubblicò il carteggio
del padre e di Erna Pinner Wir wollen nicht mehr darüber
reden ... (Non vogliamo più parlarne) Luchterhand,
Monaco. Il titolo prende il nome da una frase del padre scritta in
una lettera alla Pinner - che gli ricordava parenti e amici bruciati
nelle camere a gas - e i paralumi fatti con pelle umana. Edschmid
risponde seccamente non parliamone più. E ancora:
Per quanto ne so, che i tedeschi siano stati al 100% nazisti,
nel complesso, ha a che fare con lo scuoiare la gente tanto poco quanto
le malefatte di Haarman che trasformava in salcicce le sue vittime
per dar da mangiare a un intero quartiere di vicini affamati [...]
Ognuno ha le sue responsabilita' personali." (2)
Per questo i critici lo considerano una figura emblematica: rivoluzionario
negli anni Venti, apologista di destra quarant'anni dopo.
Edschmid morì mentre era in vacanza in Svizzera nel 1966. E'
sepolto nel cimitero Alten Friedhof a Darmstadt. L'amico Beckmann
divenuto un famoso rappresentante dell'Espressionismo pittorico l'aveva
preceduto nel 1950, il cugino Ugi nel 1957. Erna Pinner rimase a Londra,
si laureò in biologia e fece una carriera come illustratrice
scientifica. Scomparve nel 1987. Elisabeth Edschmid collaborò
alla ristampa delle opere del marito e morì nel 2000.
I suoi libri e specie i suoi libri "turistici" sono stati
ristampati senza interruzione dalla sua morte fino ai giorni nostri.
(1) Costanza secondo LAGIS, Sistema di Informazione
Digitale dell'Ufficio di Stato dell'Assia. Poi Ulrike.
(2) "Liebste
Erna, offen gestanden, habe ich Dir länger nicht geschrieben,
weil ich über einige Sätze in Deinem Brief ... nicht hinwegkam.
Wir wollen aber nicht mehr darüber reden, und ich will keine
Mißverständnisse. Aber so sehr ich weiß, daß
das deutsche Volk hundertprozentig auf den Nazismus hineinfiel - es
hat doch mit den Menschenhäuten in seiner Gesamtheit so wenig
zu tun wie seinerzeit mit den Untaten des Massenmörders Haarmann,
der seine Lustknaben zu Wurst verarbeitete und ein ganzes Stadtviertel
damit ernährte. Ich schreibe dies der Gerechtigkeit halber. Nichts,
aber auch gar nichts kann man summarisch behandeln, weil alles seine
individuellen Voraussetzungen hat."
©
Testo
e ricerca di Anna Levi, gennaio 2016.