Olga Elisabet Kurnik nasce il 17 marzo 1898 a Glauchau,
Zwickau in Sassonia, da una famiglia ungherese colta e benestante.
Ha un fratello minore, Horst, dottore in Legge (1906-1986).
Sposa in prime nozze Ernest J. Heymann da cui ha due figli, Marlies
e Klaus, entrambi nati a Rimsting.
Laureata in legge, nel 1923 ottiene un dottorato a Berlino discutendo
la tesi Der Bier-und Spritzkonzern uno studio giuridico sulle
attività del Gruppo Ostwerke-Schultheiß-Patzenhofer,
un potente monopolio finanziario fondato sulla produzione della birra.
La tesi fu pubblicata da Industrieverlag Spaeth & Linde, n°
8, nella collana "Diritto commerciale e trattati economici e
legislazione", col nome Olga Elisabet Heymann.
Nel 1931, vedova (o divorziata), è la seconda moglie del letterato
Albrecht Schaeffer (Elbing 1885 - Monaco 1950). Come Mrs. Schaeffer,
abitante a Rimsting, risulta garante per il fratello Horst, che a
gennaio 1931 sbarca a New York insieme ad altri studenti tedeschi
per frequentare varie Università americane.
Schaeffer arriva a Rimsting dopo aver divorziato nel 1929 dalla prima
moglie Irma Bekk, da cui aveva avuto il figlio Erwin che rimane con
la madre. Egli è una figura di primo piano negli ambienti intellettuali
tedeschi, amico di Freud, di Thomas Mann, di Ferruccio Busoni, di
Hugo von Hofmannsthal. Più tardi conoscerà Stefan Zweig.
Sarà autore di un'eclettica opus di 154 libri che coprono mitologia,
filosofia, poesia, psicologia, letteratura per ragazzi, novellistica,
traduzioni dall'inglese, francese e greco antico. Il suo libro più
noto è il romanzo Helianth, apparso fra il 1920
e 1924, di 2000 pagine. La brevità dell'arcano titolo è
compensata dal sottotitolo esplicativo: "Bilder aus dem Leben
zweier Menschen von heute und aus der norddeutschen Tiefebene in neun
Büchern dargestellt (Immagini della vita di due persone odierne
della pianura della Germania settentrionale), illustrata e pubblicata
in nove libri.
A Rimsting
la vita passa relativamente tranquilla. Nascono tre figli: Dirk Lieberecht
(1933), Angelika (1935) e Veit poi detto David (1938). Olga Eisabet
ha tempo di scrivere e fra il 1934 e il 1937 pubblica alcuni romanzi.(1)
Ma ben presto gli Schaeffer cominciano a risentire la repressione
della libertà di pensiero, del controllo della stampa, del
crescente stato totalitario e decidono di emigrare più per
idealismo romantico e per protesta ideologica al Nazionalsocialismo
traditore dei veri valori germanici che per motivi razziali o politici;
sono ariani e protestanti anche se ci sono i due ragazzi Heymann,
mezzi ebrei per parte di padre a cui Schaeffer ha comunque dato il
suo cognome.
Il 10
marzo 1938 Albrecht e Olga Elisabet, forse in esplorazione, arrivano
a New York dal fratello di lei Horst, che nel frattempo è tornato
di nuovo in USA, si è laureato in legge a Cincinnati e ha sposato
un'americana. Olga Elisabet vi ritorna col figlio il 5 gennaio 1939.
Tutta la famiglia Schaeffer arriva negli Stati Uniti nel gennaio 1939.
Ottengono un permesso di residenza di sei mesi, finiti i quali devono
uscire e finalmente rientrare in USA, il 24 marzo 1940, provenienti
da Cuba. Nel frattempo si è unita a loro la figlia Marlies,
arrivata a Boston. Ricevono in ritardo la notizia della scomparsa,
il 23 settembre 1939, dell'amico Freud, che tre giorni prima di morire
scrisse la sua ultima lettera proprio a Schaeffer: "Ormai ho
più di ottantatré anni, in realtà sono già
in ritardo per la mia partenza, e non c'è davvero più
niente per me, se non seguire i consigli della tua poesia: "Aspetta,
aspetta
".
Negli
Stati Uniti, per gli esiliati, la vita non è facile: occorre
tener presente l'ostilità dell'opinione pubblica avversa ai
nuovi arrivati, che sono "un-American", le persecuzioni,
fra il meschino e il minaccioso, del Dipartimento di Stato, sospettoso
anche degli ebrei, possibili spie del Reich, della differenza culturale,
della scarsa conoscenza della lingua, delle divisioni interne fra
gli emigrati, alcuni accusati di opportunismo e della perdita della
propria identità, per cui anche un famoso e rispettato professore
di una celebre università tedesca in America diventa un "signor
nessuno"; nel censimento del 1940 la professione di Olga, scrittrice
e giurista in patria, diventa "proprietaria di una pensione".
I cognomi tedeschi impronunciabili dagli americani vengono storpiati
nella pronuncia inglese e trascritti erroneamente dagli impiegati
dell'immigrazione. Gli Schaeffer tuttavia non avevano problemi di
lingua, piuttosto mancavano di danaro, avendo perso tutto in Germania
a causa della guerra, inclusa la biblioteca e le carte di Albrecht,
confiscate dai nazisti. Thomas Mann, esiliato dal 1938, professore
a Princeton, manda loro qualche assegno. Le associazioni per i rifugiati
li aiutano.
Si stabiliscono
a Croton-on-Hudson (New York) in tempo per apparire nel censimento
del 1° aprile 1940, ed aprono un pensionato: la scuola "Amity
Hall" di tipo comunitario-libertario dove i bambini (una dozzina)
partecipano ai lavori domestici della comunità. Le regole sono
poche: parlare francese e tedesco a certe ore del giorno, essere puntuali,
comportarsi bene a tavola, avere le mani pulite.(2)
Nel settembre 1940 arriva negli USA da Londra Eva Altmann, rifugiata
ebrea, la nipote undicenne di Lotte Zweig, la moglie di Stefan Zweig.
Zweig, a New York da giugno, si impegna puntigliosamente a cercare
una buona scuola dove Eva non dimentichi la cultura europea e la trova
su segnalazione di Mann ad Amity Hall. riceve una buona impressione
di Schaeffer, "del tutto indifferente alle cose materiali",
che "viene da un'ottima famiglia protestante ed è un eccellente
scrittore"; in più tutti i suoi libri erano stati pubblicati
da Insel (la sua stessa casa editrice). La signora Schaeffer era molto
"attiva, intelligente e materna", per niente avida o affarista.
E' proprio Olga Elisabet ad accompagnare Eva a New York nell'autunno
del 1941 per salutare gli Zweig in partenza per il Brasile, dove poi
si suicidarono: due dei tanti intellettuali tedeschi che si suicidarono
per paura o depressione, come disse Mann per "evitare la morte
che Hitler aveva in programma per loro".
Forse
perché non erano venali né affaristi come aveva notato
Zweig, la scuola è un insuccesso. Olga Elisabet si rompe un
braccio, il che le rende impossibile la gestione. Nel 1945 ha anche
problemi col fisco americano. I bambini cominciano ad andarsene.
Olga
Elisabet muore il 2 dicembre 1947 a New York, a soli 49 anni. Come
disse l'amico Thomas Mann: "La morte di un uomo è meno
affar suo che di chi gli sopravvive". Schaeffer si ritrova solo,
sradicato da un'impietosa Storia in un Paese con cui non aveva niente
in comune. Nel 1950 ritorna in Germania con la nostalgia di un uomo
anziano e muore di un attacco cardiaco mentre si trova in un tram
di Monaco. Viene sepolto nel cimitero di Engesohde ad Hannover (che
gli ha dedicato una strada).
I figli diventarono cittadini americani, ma Angelika ritornata col
padre in Germania vi rimase e sposò un avvocato di Colonia,
Dieter Schneider, un borsista Fullbright, finché nel 1954 gli
Stati Uniti le tolsero la cittadinanza. Angelika si oppose alla decisione
arguendo di essere completamente americana e di aver il diritto di
vivere all'estero indefinitamente come un qualunque cittadino USA.
Difesa dal celebre Milton Freeman, vinse la causa nel 1964. David
si stabilì in Inghilterra.
Il "sogno americano" si avverò, in Canada, per Dirk
Schaeffer: divenne scrittore, giornalista, una personalità
radiofonica e televisiva e morì nel sonno a Vancouver nel 2010,
circondato da figli e nipoti.
In italiano sono stati pubblicati da Salani due libri al nome Beatrix
Dietrich:
Gabj non è gelosa (Liebe unter wolkenkratzern)
1935, Biblioteca delle signorine n°131
Cuore inquieto (Das unruhige herz) 1936, Grandi
Romanzi Salani n°127
(1) Non
è dato sapere da cosa sia dipesa la scelta dello pseudonimo
Beatrix Dietrich
(2) Ci ricorda molto il tipo di scuola per bambini/adolescenti descritta
da L. Alcott in I ragazzi di Jo, incluso
il professore
di origini tedesche
©
Testo
e ricerca di Anna Levi, gennaio 2016.