Casa Editrice Bemporad
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IL GIORNALINO DELLA DOMENICA
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Il primo numero appare il 24 giugno 1906, con l'intento di "dare
tutte le domeniche al suo giovine pubblico una lettura che sia istruttiva
senza stancarne l'attenzione; che sia educatrice senza essere noiosa".
La rivista vuole educare e divertire i lettori dai 7 ai 15 anni della
"buona ed operosa borghesia" dell'epoca, i futuri quadri dirigenti della
nazione.
"Educare con immagini e parole" è un progetto che ha la sua punta
di forza nelle copertine di alta qualità e dai disegni accattivanti,
illustrate dai disegnatori dell'epoca, che sono tantissimi (oltre 150);
i pił famosi sono naturalmente Antonio Rubino,
Filiberto Scarpelli, Ugo Finozzi, Ottorino Andreini, Umberto Brunelleschi,
Marcello Dudovich,
Sergio Tofano, Ezio Anichini.
La direzione del giornale viene affidata a Luigi Bertelli (Vamba), autore
di punta della casa editrice Bemporad, che si rifà ai modelli
precedenti de Il Giornale dei Bambini di Ferdinando Martini e
Il giornale dei Fanciulli del Treves, innovando il formato: vi
sono rubriche fisse, allegati, racconti e romanzi a puntate che in seguito
l'editore stampa in volume. E' la formula vincente anche della Semaine
de Suzette francese, nata due anni prima.
Il Giornalino diventa veicolo di idee liberal socialiste,
e dą spazio ai piccoli lettori con sondaggi d'opinione. Non solo: è
uno dei primi giornali a pubblicare fotografie.
Redattori sono lo stesso Enrico
Bemporad, Vamba e molti
altri, tutti "seminascosti" dagli pseudonimi: Maestro
Sapone (Giuseppe Fanciulli), Fra
Bombarda (Aurelio Romoli), Don
Radice (Enrico Guidotti), Omero
Redi (Padre Ermenegildo Pistelli), Ceralacca
(Aldo Valori).
Fra i collaboratori occasionali vi sono nomi illustri: Giovanni Pascoli,
Grazia Deledda, Renato Fucini, Emilio Salgari, Piero Calamandrei, Luigi
Capuana, Ada Negri, Milly Dandolo, Dino Provenzal, Ida Baccini, Roberto
Bracco, Jack la Bolina, Scipio Slataper, Giosuè Borsi, Giuseppe
Ernesto Nuccio, Marino Moretti, Carola Prosperi, Ugo Ojetti, Silvio
d'Amico, Vittoria Aganoor, Giuseppe Lipparini, Onorato Fava, Salvatore
di Giacomo, Giovanni Calò, Pietro Mascagni, Luigi Pirandello,
il Garoglio, il Mazzoni, Anton Giulio Barrili, Massimo Beltramelli.
Nel 1908 Enrico Bemporad deve affrontare tuttavia un deficit di impresa
e lascia il tutto nelle mani di Vamba, il quale
tra mille difficoltà riesce a gestire la testata continuativamente
fino al 1911, quando viene decisa la sua chiusura. Il Giornalino
riprende ad uscire alla fine del 1918, questa volta con l'editore fiorentino
Somigli, ma la morte di Bertelli (1920) conclude un'epoca. Il Giornalino
verrà diretto da Giuseppe Fanciulli, tra alterne vicende,
fino al 1924; la chiusura definitiva avverrà nel 1927.
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Le
edizioni de Il Giornalino della Domenica:
Primo periodo: 1906 - 1911
Editore: R. Bemporad & F., Firenze
Dir. resp.: Luigi Bertelli (Vamba)
Secondo periodo: 1913 - 1920
Editore: Il Giornalino della Domenica, Firenze
Dir. resp.: Luigi Bertelli (Vamba) (1913-1920); Giuseppe Fanciulli
(dicembre 1920).
Terzo periodo: 1921 - 1927
Editori diversi in Roma e Milano, acquisito infine da Mondadori
Dir. resp.: Giuseppe Fanciulli fino al 1924;
. Nel 1925 vi confluisce, come inserto autonomo, la rivista Giro
Giro Tondo, fondata nel 1921 da Antonio Beltramelli. Nel 1926
la testata diviene Giornalino della Domenica per Ragazzi.
Chiusura definitiva nel 1927. |
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Il
primo numero del Giornalino della Domenica, 24 giugno
1906
cover di Filiberto Scarpelli
E' l'immagine di copertina dello splendido catalogo a
cura di Paola Pallottino pubblicato per la mostra "L'IRRIPETIBILE
STAGIONE DE IL GIORNALINO DELLA DOMENICA" (Bologna, novembre 2008),
a nostro parere il testo più completo ed esaustivo per una storia
del Giornalino, corredato da moltissime immagini (Bononia University
Press). Il volume
è reperibile anche presso Tesori di carta, Bologna.
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CURIOSITA'
DI STAMPA
Il deficit di impresa di Bemporad deriva dal fatto che con il Giornalino
si inaugura un nuovo metodo di stampa, l'offset - che sarà
il miglior sistema per tutto il XX secolo, fino all'avvento della stampa
digitale - ma che ha inizialmente dei costi altissimi; non solo: la
composizione avveniva a mano, con i piombini, e inoltre c'era
l'impaginazione, la spedizione, etc., tutte attività non ancora
meccanizzate. Capiamo di questo preoccupante lievitare di costi leggendo
con attenzione un almanacco del 1908, dove viene minutamente descritta
l'attività tipografica:
"[...] gli scritti sono tutti pagati, ciò
che assicura la collaborazione coscienziosa e attiva
dei migliori, e sono tutti illustrati (ecco un'altra novità di
grande importanza) appositamente
con disegni originali, mentre finora si usava adoperare ripetutamente
dei clichés vecchi,
e su questi fabbricare l'articolo esplicativo, il raccontino o la poesiola,
rinunziando così ad ogni sincerità d'espressione e spontaneità
di ispirazione.
Messo insieme, secondo questi princìpi, il materiale per ciascun
numero, [...] il giornale viene rapidamente e accuratamente stampato
in uno dei più grandi Stabilimenti tipo-litografici di Firenze,
che ha fatto appositamente acquisto di macchine moderne e perfezionate.
La stampa del Giornalino costituisce un lavoro dei più
interessanti: è diretta da un esperto direttore tipografico e
sorvegliata dal principio alla fine dalla Direzione. Crediamo che pochi
giornali illustrati (e nessuno a parità di prezzo) siano impaginati
e composti con un buon gusto paragonabile a quello del Giornalino:
cosa notevlissima, anche perchè [...] i numeri di questo non
vengono mai preparati molto tempo prima e pubblicati via via,
ciò che sarebbe troppo comodo, ma sono compilati e stampati settimana
per settimana quasi all'ultimo momento [...].
Il Giornalino viene stampato contemporaneamente su più
macchine, a forza motrice elettrica, alcune per le copertina, altre
per le pagine di testo, altre per le pagine esterne contenenti la Corrispondenza,
le rubriche dilettevoli e la pubblicità, che prende sempre maggiore
sviluppo. Il testo si compone generalmente di 24 pagine, 16 delle quali
si stampano sopra un sol foglio in una splendida macchina Ausburg di
recente acquisto. Le pagine esterne variano di numero da 8 a 16, a seconda
delle esigenze del giornale. La copertina è sempre a diversi
colori, tre, quattro, cinque: e ogni colore richiede naturalmente una
tiratura speciale. Per dare un esempio del colossale lavorìo
di stampa di un simile periodico, prendiamo come base la tiratura media
di 36,000 copie [...] per un numero usuale composto di 24 pagine di
testo, 8 esterne e copertina a 3 colori. Sono 36,000 tirate per 16 pagine
di testo, altre 36,000 per le alte 8 pure di testo, 36,000 per le pagine
esterne, 108,000 per la copertina: totale 216,000 tirate che si compiono
su almeno 4 macchine lavoranti ininterrottamente per tre giorni. E spesso
le pagine esterne sono 12 o 16; e spesso anche nel testo del giornale
vi sono delle pagine a due, a tre colori, il che porta aumento di tirature,
e allora si ricorre ad altre macchine minori, che abbondano nello stabilimento.
In complesso, dal Lunedì quando si comincia a mettere in macchina,
al Giovedì sera, quando generalmente finisce la stampa, è
un lavoro febbrile e accuratissimo nel tempo stesso, che farebbe stupire
tutti i piccoli lettori e ... anche la maggior parte delle loro famiglie,
le quali non hanno idea della quantità d'energia intellettuale,
manuale e meccanica necessaria perchè ogni Domenica il lieto
messaggero arrivi in ogni più remoto angolo d'Italia [...].
Ormai il Giornalino è diventato l'amico di ogni
famiglia italiana, e la sua diffusione
all'estero, specialmente nelle terre irredente, è tale da renderlo
strumento
poderoso di propaganda civile e patriottica. [...]"
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Ceralacca
e Maestro Sapone spogliano la corrispondenza
Ufficio
spedizione e ufficio inserzioni
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COPERTINE
ANNO I (1906)
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Anno
I n°1
Sommario
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Anno
I n°1
Filiberto Scarpelli
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Anno
I n°2
Baby (Roberto Bracco)
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Anno
I n°3
Baby (Roberto Bracco)
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Anno
I n°4
Filiberto Scarpelli
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Anno
I n°5
A. Mussino
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Anno
I n°6
Chiostri
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Anno
I n°7
Sartorio
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Anno
I n°8
Ugo Finozzi
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Anno
I n°9
Filiberto Scarpelli
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Anno
I n°10
Ugo Finozzi
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Anno
I n°11
Trabacchi
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Anno
I n°12
Filiberto Scarpelli
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Anno
I n°13
non specificato all'interno
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Anno
I n°14
Finozzi
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Anno
I n°15
Ugo Finozzi
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Anno
I n°16
Grassi
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Anno
I n°17
Dudovich
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Anno
I n°18
Finozzi
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Anno
I n°19
Brunelleschi
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Anno
I n°20
Baby (Roberto Bracco)
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Anno
I n°21
Dalmonte
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Anno
I n°22
Filiberto Scarpelli
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Anno
I n°23
Dalmonte
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Anno
I n°24
Nomellini
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Anno
I n°25
PipeinGamba
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Anno
I n°26
A. Della Valle
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Anno
I n°27
Ezio Anichini
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courtesy Lia
Madorsky, Paola Cardi, Donatella Legnani, Armida C.
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ALTRE
COPERTINE
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