Pseudonimo di Jeanne Forpomès de Pommies o Pomiés
(1850/1852? - 1931?)
Altri pseudonimi: Paul Junka (1)
Jeanne
Forpomès nasce in una famiglia dell'alta borghesia inclusa
regolarmente negli annuari nobiliari e araldici per il suo antico
lignaggio e i frequenti matrimoni con membri dell'aristocrazia. Il
padre Caliste sposa nel 1840 Jeanne Gabrielle Coralie Josset de Pommies,
ultima della sua casata ed erede del Castello di Breuil a Cissac-Medoc
(Gironde) che diventerà la residenza di famiglia.
Prima di Jeanne nascono altri tre figli:
Anne Marie-Joséphine (1841-1926), che sposa il barone Gabriel
de Miollis (1863);
Jean Marie François Adrien (Bagnères-de-Bigorre, Loire
Atlantique, 1843-1921), il quale nel 1877 ottiene di aggiungere l'appellativo
della madre al proprio cognome; vedovo di Henriette de Belzuce nel
1882, si risposa con Marie Popp. Avvocato, sindaco di Cissac (Bordeaux),
coltiva i vigneti di famiglia a Cissac-Médoc, producendo vini
pregiati;
infine Emmanuel Marie Gaston Forpomès (1847-1932 a Cadillac,Gironde),
che sposa la nobile Anna Castéra nel 1879.
Jeanne
studia ed ottiene il brevetto di insegnamento che le permette di diventare
insegnante-istitutrice, attività a cui si dedicò "per
lunghi anni". (2) Infatti quando appare con lo pseudonimo di
Jean de Monthéas con Nina, histoire d'une jeune fille,
Delhomme et Briguet, 1895 ha oltre quarant'anni. E' passata per la
via dei feuilletons nelle riviste letterarie in particolare su La
Mode Illustrée di Firmin Didot, che ha pubblicato in appendice
altri suoi romanzi fra cui Le Fier Sicambre (il suo
secondo titolo, in volume nel 1897).
Nel 1897, quando fa domanda di ammissione alla Société
des Gens de Lettres, Jeanne ha quindi le pubblicazioni necessarie
per esservi ammessa. (3)
Altri
giornali che la pubblicano in appendice sono Le Journal (dal
1907 fino a dopo la sua morte), Le Petit Parisien (dal 1899),
La Gazette du Village (dal 1901), Petit Echo de la Mode.
Nel 1897 esce sotto lo pseudonimo di Paul Junka Un vicaire Parisien,
giudicato romanzo "scandaleux" da La Revue de Lectures
dell'Abbé Bethléem, ma "qui fit d'un jour au lendemain
un nom à son auteur" (ricordaLe Journal nel 1904).
Ancora come J. de Monthéas pubblica nel 1899 Les Souvenirs
d'un caniche, adapté en sténographie par Albert Navarre
(4), contribuendo col suo testo alla diffusione della stenografia.
Abbandonato
lo pseudonimo de Monthéas, che non userà più,
con un salto di qualità editoriale Mlle Forpomès/Paul
Junka passa a Flammarion con La Paroisse Saint-Magloire,
1898, che le procura una fama di ben altra natura che letteraria.
Jeanne Forpomès sollecita una recensione a La Revue Hebdomadaire.
Henry Bordeaux, il critico della rivista, stronca il romanzo senza
mezzi termini, per la sua "passion anticléricale"
definendolo "un vaudeville anticlérical rilevando l' "incroyable
partialité avec laquelle M. Paul Junka traite le dogme catholique
et ses prêtres".
In effetti il romanzo presenta alcuni preti libidinosi, una vecchia
demoiselle alcolizzata con nostalgie carnali dedita a loschi affari
sotto forma di beneficenza, e una ragazza che ha abbandonato la fede
in cui è stata cresciuta in favore del libero pensiero e del
libero amore. Jeanne Forpomès chiede una replica che le viene
negata. Determinata e combattiva, il 28 giugno 1899 cita in giudizio
la rivista, in base ad una legge che le concedeva il "diritto
di replica". Il processo che segue si conclude solo nel 1901
alla Corte di Cassazione di Rouen, che le dà torto.
Impenitente, Jeanne Forpomès continua a scrivere, osannata
dalla stampa anticlericale, e la sua popolarità cresce.
Nel 1898, la Société des Gens de Lettres la premia
con un "premio speciale" di 500FF per la sua produzione
letteraria. Il critico filosofo scrittore Han Ryner include Jeanne
Forpomès fra le poche scrittrici degne di considerazione nel
suo Le massacre des amazones: études critiques sur deux
cents bas-bleus contemporains, Chamuel, 1899, in cui come
dice il titolo compie un vero "massacro" critico delle scrittrici
contemporanee, le "bas-bleu", donne letterate che si ritenevano
"intellettualmente uguali agli uomini".
Nel 1903 l'autrice riceve addirittura il Prix de Jouy dell'Académie
Française di 700FF per il romanzo Gracieuse, histoire
d'aujourd'hui e nel 1904 le Palmes Académiques di Officier
de l'Instruction Publique assegnate a chi contribuisce alla diffusione
della cultura.
Infine sempre nel 1904 "pour repondre aux nombreuses demandes
du pubblic la librairie Molière (Paris) met en vente une nouvelle
edition de Un Vicaire Parisien che, in quanto a libertinaggio
del clero superava, semmai, La Paroisse Sainte Magloire.
Trasferitasi
a Parigi, la "spirituelle parisienne Mme Paul Junka" (5)
risiedette in Rue des Ternes 106 (XVII Arrondissement) nel 1904-1911
e in Rue Picpus (XII Arrondissement) nel 1920. E' specialista in un
genere fra il sentimentale e il semi-poliziesco. La frequentano alcuni
giovani scrittori come Jean Vignaud, Edmond Cazal, il bretone Charles
Derennes, Jacques Chardonne ai primi passi in letteratura.
Possiede
anche una villa a Pornichet in Bretagna, sull'Atlantico, Villa Jeanne,
in bretone Ker-Jane, cosi descritta in un avviso economico che mette
il 5 giugno 1907 sul parigino Le Journal per affittarla all'anno
o a stagione: "charmante petite villa, bord mer, cinq lits, jardin
2000 mètres, accedant directement à la plage. Gds arbres,
bosquets, vue splend, sais. 800fr, à bail 700fr. Forpomès
à Pornichet (Loire Inférieure)". La possedeva ancora
nel 1919 quando L'Ouest-Eclair di Nantes in un breve trafiletto
riporta che la villa di Mme Paul Junka - femme de lettres - era stata
saccheggiata dai ladri durante la sua assenza.
Durante
la Grande Guerra diviene guida volontaria per i ciechi e scrive Romain
Landry, soldat aveugle; Souvenirs d'un guide, 1918, che nello
stesso anno vince il Prix Montyon dell'Académie Française
di 500 FF. Lavora come crocerossina in collegamento con la Croce Rossa
Americana. Fra il luglio 1918 e il maggio 1919 visita le varie strutture
dell'American Red Cross in Francia: la sede centrale a Parigi (il
18 luglio), il deposito du Chemin Vert, il sanatorio di Plessis-Piquet,
la mensa alla Gare de l'Est, i locali dove si fabbricavano le maschere
per i mutilati al viso, il sanatorio di Yerres, e il nido per l'infanzia
di Porchefontaine. Fra le sue guide vi è anche Gertrude Stein,
che lavorava come autista della Red Cross e volontaria negli ospedali
americani.
E' stupita
dall'importanza - "tellement contraire à nos habitudes"
- data alle donne dai dottori nell'organizzazione e rimane scioccata
incontrando una dottoressa che dirige un ospedale per tubercolotici,
domandandosi allo stesso tempo se le donne americane non fossero intellettualmente
e moralmente superiori alle francesi. L'anno seguente raccoglie le
sue impressioni in Notre oncle d'Amérique, souvenirs
et impressions d'une Parisienne sur les travaux de la Croix-rouge
américaine juillet 1918-mai 1919, Perrin et cie, 1919.
I romanzi
di Mlle Forpomès continuarono ad essere riediti e riciclati
come appendici nelle riviste anni dopo la sua morte, anche nelle colonie:
Un heritage scritto nel 1897 viene ripubblicato nel
1933. L'Echo d'Alger pubblica nel 1931 L'Enfant Chéri,
romanzo inedito.
Mlle
Ferpomès si redime (letterariamente) agli occhi della Revue
de Lectures con uno dei suoi ultimi romanzi, "roman honnête",
La Conquérante éblouie, roman d'une femme de
ce temps, 1930. La "femme de ce temps" è
una giovane dottoressa coraggiosa, religiosa, con nobili aspirazioni
e slanci di bontà. La lezione delle dottoresse americane non
era andata perduta.
(1) Il
vero nome di Junka è riportato erroneamente dalla BNF e altre
fonti come "Mlle Ferponnes"
(2) Revue de Lectures, 1932
(3) Per diventare soci ordinari era necessario aver pubblicato un
minimo di quattro romanzi in volume o in appendice
(4) Albert Navarre (Mirande, Gers 1874-1950) all'epoca giovane giornalista
scientifico, Amministratore dell'Istituto stenografico di Francia,
diventerà un'autorità della stenografia, autore di un
centinaio di trattati sull'argomento i più noti dei quali sono
Histoire générale de la sténographie &
de l'écriture à travers les âges e il Cours
complet de sténographie. Méthode
Duployé-Institut. Abrégé d'histoire générale
de la sténographie, par Albert Navarre, Hylas
de Puytorac (1929)
(5) La Nouvelle revue, 1920
FONTI
Giornali
e riviste d'epoca
Revue internationale de la Croix-rouge, 1919
Romans à lire et romans à proscrire dell'Abbé
Louis Betlhéem, varie edizioni; Annuaire Hachette, 1904, 1909,
1911
Geneanet: genealogia delle famiglie Forpomes e de Miollis
Geneaservice
Société des Gens de Lettres
©
Testo
e ricerca di Anna Levi, febbraio 2016.