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La
fine di un'epoca
"Era
il 1958, avevo dieci anni.
Andando e tornando da scuola, passavo di fronte alla Tipografia
Salani, in via dei Mille, che fino al 1910 si era chiamata Viale
Militare e dove Salani aveva costruito il suo grande "Stabilimento
Tipografico" nel 1887. Conoscevo bene la Salani: adoravo quei
suoi libri coloratissimi e divertenti, ne avevo pochi, ma per quei
pochi andavo matto, mi facevano sognare. Un giorno di quel 1958,
mentre tornavo a casa, di fronte allo stablimento, vidi un gran
trambusto. Mi fermai incuriosito. Un via vai di gente portava fuori
tanta roba, mobili, supellettili, macchinari che caricavano su dei
camion e libri... tantissimi libri, che buttavano via a bracciate
senza riguardo, per terra, sul marciapiede. Stavano sgomberando
l'immobile, che doveva venire demolito. Mi chinai a guardare i libri
e istintivamente cominciai a raccoglierne quanti più potei,
e li ficcai nella cartella, nelle tasche, sotto un braccio; nessuno
mi fermò e così, carico di quell'inaspettato tesoro,
andai a casa, camminando più in fretta possibile. Depositai
i libri sotto le scale dell'atrio e con la cartella vuota tornai
di corsa da Salani. Nel frattempo arrivarono altri bambini che fecero
come me, ma riuscii a raccoglierne un bel po'. In casa non avevamo
molto posto: li sistemai un po' dappertutto nella mia camera, persino
sotto al letto. Non dimenticherò mai quel giorno. Il mio
babbo mi sgridò perchè feci tardi per pranzo!"
Con queste nostalgiche e commoventi parole, il signor M.P. di Firenze
ci ha raccontato la fine di un'epoca. Dopo di allora infatti la
gloriosa Casa Editrice Adriano Salani non è più stata
la stessa. Nata come semplice tipografia, col tempo, Salani diventa
un nome, si trasforma in Casa Editrice, l'editore dei libri per
le masse, l'inventore delle collane dedicate ai ragazzi. Ma nel
1958 con la chiusura della Stabilimento Tipografico di via dei Mille,
Salani cambia: anche se nel 1962 ritornano in un formato "moderno"
e più grande, le ristampe della favolosa Biblioteca dei Miei
Ragazzi, e dei popolari Romanzi della Rosa e arrivano nuove collane,
i libri li stampano altri. Pochi anni dopo, l'alluvione del 1966
che sommerge Firenze segna la fine della Casa Editrice così
come la ricordiamo noi, i vecchi e affezionati lettori, rimasti
un po' bambini.
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