La scrittrice austriaca Alexandra von Sazenhofen formò
con la madre Marianna e le due sorelle un quartetto letterario indivisibile.
Appartenenti all'alta nobiltà austroungarica, vicine alla corte
di Ludovico III di Baviera, tramite il padre e lo zio acquisito Wilhelm
von Leonrod, aiutante di campo di Ludovico, vissero in un ambiente
in cui, a parte gli obblighi sociali della loro posizione, ebbero
tutto il tempo per poter coltivare i propri interessi personali oppure
i loro talenti; queste signore sono le tipiche rappresentanti di un'aristocrazia
agiata che era sollevata dalle cure domestiche da schiere di servitori.
Le ragazze naturalmente furono educate in casa da tutori privati;
mentre i membri maschili della famiglia si dedicavano alle armi o
alla caccia o alla pesca nelle loro vaste tenute, le donne von Sazenhofen
scrivevano.
Anche dopo la fine dell'Impero nel 1919 i von Sazenhofen rimasero
fra le famiglie piu importanti dell'Austria. Nel 1934 acquistarono
il castello di Burgschleinitz, che fu la residenza di famiglia fino
agli anni Sessanta del Novecento. Numerosissimi discendenti ne continuano
il nome.
Il cugino delle sorelle von Sazenhofen, Ludwig Barone von Leonrod
(1906 -1944) figlio della zia paterna Clara von Sazenhofen (n. 1870),
e di Wilhem, partecipò al complotto del 20 luglio 1944 per
assassinare Hitler e fu impiccato.
La
madre Marianna
Maria Anna nacque Baronessa von Roman il 22 agosto 1874 ad Ansbach,
e morì il 24 settembre 1948 a Burgschleinitz (Austria).
Sposò nel 1897 l'austriaco Maximilian Eduard Johann, barone
von Sazenhofen (n. 1865) Ispettore della Cavalleria e Luogotenente
generale del Regno di Baviera, da cui ha tre figlie. Cominciò
a scrivere nel 1913 e fino al 1945 fu autrice di 47 libri (catalogati),
romanzi sentimentali dove amore e destino si intrecciano, pubblicati
alcuni come feuilletons, altri in volume nelle serie di
romanzi tascabili a poco prezzo che furono ripubblicati anche
dopo la sua morte fino al 1958. Usò lo pseudonimo Anna
Wernberg. |
Anna
von Sazenhofen
(courtesy Österreichische Nationalbibliothek)
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Gabrièle
Gabrièle von Sazenhofen, nacque il 5 luglio 1898 a Eger
(Bohemia), sposata a Traugott Baron von Skrbensky di Hristie (n.
1897), morì il 9 settembre 1961 a Basilea.
Pittrice e romanziera, dal 1934 scrisse 27 romanzi umoristici
per le pfenning serie (anch'essi come quelli della madre
ripubblicati dopo la sua morte) e fu sceneggiatrice cinematografica
Il suoi maggiori successi furono Muckenreiters Flitterwochen
(1938 e ristampa 1977) e Beates Flitterwoche (1939)
al n° 88 della collezione dei romanzi economici Kelter-Romane
pubblicizzati come i romanzi a 25 pfennings per passare
una serata gioiosa. Fu ristampato nel 1950 e 1960 in simili collezioni.
Filmografia:
Kleiner Schwindel am Wolfgangsee (soggetto, come G. v.
Sazenhofen) Austria, 1949
Beates Flitterwoche (La luna di miele di Beata) Germania,1940,
tratto dal romanzo Muckenreiters Flitterwochen ma gli fu
dato il titolo dell'altro testo perché più popolare.
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Alexandra
Alexandra Louise Ernestine von Sazenhofen, nacque il 4 giugno
1906 a Eger (Bohemia), sposò nel 1937 Karl Edler von Schiefner
(1908-1976) discendente da una famiglia di militari. Mori il 4
giugno 1980 (per altre fonti il 2 agosto 1984) a Burgschleinitz.
Scrive col cognome da nubile che funge da pseudonimo. A suo nome
sono catalogati solo 3 titoli dal 1937 al 1949. |
Imgard
Irmengard Antonia Anna Ernestine von Sazenhofen nacque il 5 maggio
1910 a Linz, Austria.
Nel 1939 sposò il Barone Hubert Skrbensky di Skrbensky-Hristie
(n. 1888) fratello del cognato Traugott.
Rimasta vedova nel 1950, nel 1957 risposò in seconde nozze
Helmut Hach (n. 1926), un uomo che aveva 16 anni meno lei. Insieme
aprirono a Vienna una bottega di antichità Hach-Sazenhofen
nella Dorotheergasse che esisteva ancora nel 1986. Visse a lungo
a Burgschleinitz /Eggenburg. Mori nel 2007 a Vienna. A suo nome
dal 1936 al 1952 sono catalogati sette titoli di novellista romantica
contemporanea. |
Fonti:
Almanach de Gotha, 1944,
Mitteilungen des Sudetendeutschen Archivs, Issues 58-6, 1980
IMDb
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Testo
e ricerca di Anna Levi, gennaio 2016.
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