Un
vero self-made man:
Arnoldo Mondadori (1889-1971)
Arnoldo Mondadori nasce a Poggio Rusco (Mantova) il 2 novembre 1889
da Domenico Secondo (1851-1913), calzolaio analfabeta, ed Ermenegilda
Cugola. Vi sono due figli più grandi, Ermete e Thea, Arnoldo
è il terzogenito, e seguiranno Remo, Dina, e Bruno. La famiglia
è povera, di origini contadine, e non ha un luogo fisso perchè
si sposta dove trova lavoro: infatti da Poggio Rusco si trasferisce
prima a Gazzo Veronese e poi, nel 1897, ad Ostiglia, dove il padre
apre un'osteria. Terminate le scuole elementari, Arnoldo inizia a
lavorare dove capita, è venditore ambulante, facchino, garzone
di bottega, sguattero. Ma evidentemente la letteratura lo chiamava
a sé: nel 1905 invia un suo raccontino alla rivista Letture
per la gioventù, diretta da Yambo, e vince un premio di
cinque lire in libri. I libri infatti sono la sua passione, e dove
può procurarsene, li legge. E' socialista (e come poteva non
esserlo, in quegli anni e in quelle zone disagiate) e con alcuni compagni
nel 1907 stampa un foglio di propaganda, che è troppo chiamare
giornale: si intitola Luce e non si sa quanti numeri uscissero;
per stamparlo, Arnoldo si era fatto assumere come garzone presso la
Tipografia e Cartoleria Manzoli, che l'anno successvivo cambia denominazione
in La Sociale. Arnoldo è molto attivo, lavora moltissimo, e
infine ottiene un prestito dalla banca locale e riesce ad impadronirsi
dell'impresa, situata nella via principale di Ostiglia, corso Vittorio
Emanuele. Nelle sue mani la piccola impresa inizia a prosperare, vi
sono impiegati anche la sorella Dina e il fratello Remo, vengono acquistati
macchinari più moderni (nel 1910 la prima macchina tipografica,
che consente di eliminare il torchio a mano), e si produce molta stampa
su commissione, che è quella che genera cassa. Arnoldo conosce
un ostigliano che sarà fondamentale nella sua vita: Tomaso
Monicelli (1883-1946), giornalista e commediografo, padre del futuro
regista Mario, impiegato prima da Vallardi e poi da Treves a Milano,
passato poi a Roma alla redazione dell'Avanti!, e che aveva
dato vita ad un giornale proprio, Il Viandante, dal titolo
di un suo fortunato lavoro. Attorno al 1911 decidono di avviare una
collaborazione editoriale, ed è il primo salto di qualità
di Arnoldo: egli pubblica una raccolta di racconti di Monicelli, Aia
Madama, che è il primo titolo targato Mondadori. Nel
medesimo tempo i due amici inaugurano una piccola biblioteca per bambini,
la Bibliotechina de La Lampada, di cui il primo testo è
sempre firmato da Monicelli, Il piccolo viandante, reiterazione
del suo maggior successo teatrale.
Nel 1912 viene costituita La Sociale, società in accomandita;
i soci sono, oltre allo stesso Arnoldo, altre sei persone, tra i quali
tre zii, ma Arnoldo è l'unico responsabile della gestione.
In breve la tipografia si amplia, si acquistano diverse nuove macchine
da stampa, si assumono sempre più addetti. Per l'attività
editoriale si crea un nuovo marchio, La Scolastica, che sarà
il nuovo nome della casa editrice. Oltre ai libri in formato quadrotto
della Bibliotechina, Arnoldo edita i primi testi scolastici,
atlanti, grammatiche, libri di storia, etc. Pur sconosciuto e fuori
dai circuiti delle grandi case editrici nazionali, situato com'è
in provincia, riesce ad ottenere la collaborazione di autori di tutto
rispetto: il prof. Augusto Piccioni (Momus) ed altri insegnanti di
rilievo per i testi scolastici, e tra i collaboratori per le illustrazioni
artisti del calibro di Antonio Rubino, Angoletta, Scarpelli, Gustavino.
Per i libri della Bibliotechina perfino Luigi Capuana gli fornisce
dei testi.
Le cose devono andar bene in fretta, se già nel 1915 Arnoldo
può acquistare dei terreni ed edificare una nuova palazzina,
sul cui frontone campeggia il motto "semper et ulterius progredi".
Nel 1917
avviene la fusione con una tipografia veronese, la Gaetano Franchini,
che aveva anche due carto-librerie a Verona; la nuova impresa fu in
grado di acquisire la Libreria Scolastica Nazionale di Roma
dopo pochissimo tempo. La guerra tuttavia era nel pieno, e se da un
lato destava qualche preoccupazione per la vicinanza del fronte, dall'altro
spronava Arnoldo a stampare dei fogli per i soldati: nascevano così
La Ghirba, per la Quinta Armata, a cui collaboravano anche
Ardengo Soffici, De Chirico, Carrà, e La Tradotta, per
la Terza Armata, a cui collaboravano Arnaldo Fraccaroli e Antonio
Rubino, ma anche Umberto Brunelleschi ed Enrico Sacchetti. Nel 1919
viene costituita la Casa Editrice Arnoldo Mondadori con sede
ad Ostiglia e amministrazione a Roma. Poco dopo la nuova casa assorbiva
La Scolastica di Ostiglia e la Libreria Scolastica Nazionale di Roma.
Nel 1920 si dimise Franchini, intendendo cedere la sua quota azionaria:
questa venne rilevata dall'industriale Senatore Borletti, che prese
il posto di Franchini alla Presidenza. Il nuovo assetto dell'impresa,
dopo un'attenta razionalizzazione, che vedeva inoltre la denominazione
cambiare in Arnoldo Mondadori S.p.A., fu spostato su Milano,
piazza agguerrita (c'erano già Treves, Vallardi, Hoepli, Matarelli)
ma veniva anche a collocarsi tra la crème della finanza
milanese, forte delle conoscenze di Borletti; poco dopo il vecchio
stabilimento di Ostiglia venne abbandonato per concentrare tutta l'attività
tipografica nel nuovo complesso di Verona, a Porta Vescovo (1921).
La nuova impresa, che in soli dieci anni era prodigiosamente fiorita,
ha tutte le premesse per diventare un colosso dell'editoria nazionale.
Arnoldo Mondadori viene definito "il più giovane e intraprendente
degli editori italiani".
Nel 1921 la Mondadori rileva dalla Casa Editrice Cogliati l'Enciclopedia
dei Ragazzi, pubblicata in dispense prima della guerra, tra
il 1911 e il 1913, e ne fa un successo editoriale senza precedenti.
I sei volumi complessivi vengono terminati nel 1926 e vengono proposti
in due edizioni: in semplice tela e in veste di lusso, col dorso in
pergamena e intarsi in marocchino, nonché il mobiletto in legno
per contenerli. Le edizioni scolastiche si avvalgono di autori quali
Vincenzo Errante, Guido Edoardo Mottini, Giuseppe Prezzolini, Fernando
Palazzi. Per gli adulti, Arnoldo Mondadori riesce costantemente ad
accaparrarsi autori di grido come Massimo Bontempelli, Grazia Deledda,
Annie Vivanti, Matilde Serao, Amalia Guglielminetti, o quelli ormai
entrati a far parte dei classici; nel 1921 si impegna a stampare l'opera
omnia di D'Annunzio in 49 volumi, con diverse tirature su tipi di
carta più o meno speciale, alcune persino in pergamena; D'Annunzio
lascia per Mondandori il suo precedente editore che non lo contentava.
Dal 1924 al 1933 vi è un "Premio Mondadori", da assegnarsi
annualmente ad un autore esordiente. Negli anni Trenta entra nelle
scuderie Mondadori anche il commediografo Sem Benelli e, scaduto il
contratto con Bemporad, anche Luigi Pirandello; nel 1933 riesce a
convincere Mariù Pascoli a lasciare la Zanichelli, cosa che
avviene dopo ben tre gradi di giudizio. Nel 1931 ad Olga Visentini
viene affidata la responsabilità del settore per ragazzi, cosa
che irrita molto Vincenzo Errante, responsabile del settore scolastico;
questo episodio, di per sé irrilevante, avrà invece
un curioso risvolto: Errante nel 1932 propone a Mondadori il suo progetto
per La Scala d'Oro, che Arnoldo sottovaluta: Errante e Palazzi
lasciano Mondadori ed offrono il progetto alla UTET, con le conseguenze
che tutti sanno. La Scala d'Oro è uno dei maggiori successi
editoriali per ragazzi degli Anni Trenta, ed è forse l'unica
buona occasione che il tycoon Arnoldo si è lasciato
sfuggire.
Libri di tutti i colori
Nel 1927 inizia a pubblicare a dispense una Grande Enciclopedia,
che viene terminata nel 1933 con il 12° volume. Nel 1929 ha un'idea
vincente: pubblicare un volume a cadenza mensile, a prezzo contenuto,
di testi stranieri di quel genere allora in pieno sviluppo all'estero
ma che in Italia non contava autori di sorta: la detective story,
o thriller. I primi quattro volumi della nuova collezione,
chiamata I libri gialli, dal colore di fondo del disegno
che, anch'esso con formula innovativa, illustra la copertina con un
semicerchio a contorno della raffigurazione, hanno subito un enorme
successo. Il numero uno è L'uomo dai due corpi di Edgar
Wallace, autore sconosciuto al pubblico italiano ma che nel tempo
entra a far parte del gotha dei "giallisti": Agatha
Christie, S.S. Van Dine, Rex Stout, John Dickson Carr, Erle Stanley
Gardner, Mignon G. Eberhardt, Raymond Chandler. Esistono collane denominate
con vari colori presso quasi tutti gli editori, ma nel tempo rimarranno
indicative di un genere specifico solo due colori: il rosa per il
romantico-sentimentale derivato dal feuilleton, e il giallo
per il poliziesco. Nel 1932 Mondadori si accorge di Georges Simenon,
per il quale origina una collana dedicata, I libri neri,
che tuttavia non hanno lo stesso successo di cui l'autore gode in
Francia, per cui la collana viene cessata e Simenon inglobato nel
calderone dei giallisti, anche in versione a basso costo, in una nuova
versione detta I gialli economici, mensile di largo
formato con testo su due colonne. Ma in futuro Simenon sarà
uno dei maggiori generatori di cassa per Mondadori. In seguito Arnoldo
Mondadori origina una collana di testi popolari, I libri verdi,
e perfino una di Libri azzurri, e naturalmente una sua
collezione di Libri rosa.
Subito dopo inaugura la collana Omnibus (1937) dove
escono con enorme successo i primi due titoli: Via col vento
di Margaret Mitchell, e Novelle per un anno di Pirandello.
Walt
Disney
Fin dal 1930 erano distribuite in Italia le pellicole in bianco e
nero dei cartoons disneyani, ed erano comparse le prime strisce,
formate da poche vignette, per la lungimiranza della Gazzetta del
Popolo, che battezza in italiano Topolino. Nel 1932 Nerbini, esperto
di fumetti e maggiore editore italiano di giornalini per ragazzi,
stampa un settimanale intitolato Topolino dove i disegni sono
realizzati da illustratori italiani, ma cessa poco dopo le pubblicazioni
per una questione di diritti di sfruttamento del marchio; Arnoldo
Mondadori a questo punto ha il genio di comprendere che una ventata
di novità in tal senso non poteva che giovare al settore per
ragazzi, al quale era particolarmente sensibile, avendo iniziato l'attività
editoriale proprio con prodotti per l'infanzia, e fonda una società
con lo stesso Walt Disney, venuto appositamente in Italia: la Walt
Disney-Mondadori. Estromesso definitivamente Nerbini, dal 1935 Mondadori
inizia a pubblicare il Topolino definitivo, curato da
Antonio Rubino e Federico Pedrocchi. Poco dopo compare anche il personaggio
di Paperino, ed altri personaggi di vario genere, dall'avventuroso
all'esotico, disegnati da illustratori italiani tra i quali Rino Albertarelli,
Guido Moroni Celsi, Walter Molino, Nino Pagot. Dal successo di questi
primi albi deriva la licenza per la produzione di cartoons
con personaggi disneyani realizzati da disegnatori italiani tra cui
sempre Nino Pagot ma anche Enrico Pinochi.
Il
primo Topolino
|
Topolino
in Africa,
Edizioni Walt Disney - Mondadori, 1937
|
La famiglia
Il 6
ottobre 1913 Arnoldo Mondadori sposa Andreina Monicelli, sorella minore
di Tomaso e anch'essa ostigliese; testimone alle nozze è Antonio
Beltramelli. La coppia ha quattro figli: Alberto (1914-1976), sposato
nel 1941 con Virginia Barella, fondatore della casa ed. Il Saggiatore;
Giorgio (1917-2009), dal 1968 Presidente della casa ed. Mondadori;
Laura (1924); Cristina (1934). In redazione c'è anche il cugino
Mario Monicelli, ma d'altronde oltre ai figli tutta la famiglia è
impiegata, a vari titoli, nel gruppo: Giorgio Monicelli, fratello
di Mario; i fratelli di Arnoldo Remo e Bruno, e cognati e le cognate,
i nipoti, cugini (Olga Visentini è sua cugina prima) e più
avanti il genero Mario Formenton, marito di Cristina.
Fin dagli Anni Venti i guadagni erano tali che Arnoldo potè
acquistare una villa a San Pietro in Cariano, in Valpolicella; nel
1924 si era trasferito con tutta la famiglia a Milano, in corso Venezia,
d'ora in avanti sede privilegiata di vita e di lavoro. Sempre nello
stesso anno entrò come tesserato nel PNF, azione non disinteressata;
nel 1925 riceve il Cavalierato del Lavoro, e poco dopo la nomina di
Grande Ufficiale, insieme ad Ettore Bianchi. La Croce di Cavaliere
al Merito del Lavoro gli viene conferita nel 1965. A fine anni Venti
la villa in Valpolicella viene venduta e acquistata una villa più
ampia in un luogo più mondano, a Meina sul Lago Maggiore. In
un periodo meno fortunato per gli affari, la casa di corso Venezia
viene venduta e al suo posto acquistata una casa più modesta
in un quartiere meno caro, in zona via Conservatorio. Durante la guerra
la famiglia ripara dapprima nella villa di Meina, poi in Svizzera.
Milano, pesantemente bombardata, è distrutta, e Mondadori fatica
a rimettere in piedi l'azienda, ma con la tenacia e la perseveranza
che gli sono caratteristici, oltre alle indubbie doti imprenditoriali,
con la ripresa economica a partire dagli Anni Cinquanta l'azienda
vede un periodo di nuova prosperità. La nostra indagine termina
qui, esulando il dopoguerra dai termini temporali che ci siamo imposti
per le ricerche atte a far parte di questo sito. Arnoldo Mondadori
morì l'8 giugno 1971.
Quattro
titoli di Edgar Wallace,
reclamizzato con lo slogan "Wallace è irresistibile!",
per la collana dei Gialli Mondadori,
nella prima bella edizione cartonata con l'innovativa sovracoperta a
colori (1933);
l'autore
delle copertine è l'inglese Abbey che illustra per l'editore
inglese da cui Mondadori compra i testi; successivamente
le illustrazioni vengono affidate ad artisti italiani. Ultimo a ds.,
un titolo sempre di Wallace per l'edizione Gialli
economici, illustrato da Giorgio Tabet (1937).
Le
collane e i periodici per ragazzi
1912 La Bibliotechina de
La Lampada
Filastrocche, album artistici illustrati a colori
(famosi in questa collana i titoli di Lina Schwarz)
1921 Giro Giro Tondo, mensile poi quindicinale, diretto
da Antonio Beltramelli, ill. da Angoletta et al.
Il giornale viene sospeso nel 1927, quando viene rilevato il Giornalino
della domenica
Bibliotechina del Giro Giro Tondo
1921 Enciclopedia dei Ragazzi (dal 1946 rieditata
in 10 volumi)
1920 Il Romanzo per i Ragazzi, periodico quindicinale
1933 Il
Romanzo dei Ragazzi, periodico mensile, collana diretta
da Olga Visentini con progetto grafico di Bruno Angoletta, che esegue
anche quasi tutte le illustrazioni interne
1935 Topolino, settimanale diretto da Mario Gentilini
(tranne durante il periodo 1942-45)
1946 Albi d'oro, mensile
1949 Piccole Avventure
1949 Piccoli gioielli
1949 Sinfonie allegre
1949 I Libri d'Oro
1950 Universale Ragazzi Mondadori
Le
collane per
adulti
1920
Le Grazie, la prima collezione mondadoriana di narrativa,
diretta da Virgilio Brocchi
Collezione Straniera
Biblioteca romantica, dal 1930 al 1942 diretta da G.A. Borgese
I Centomila
1926 Le Scie, collana di epistolari, memorie, biografie
e curiosità
1929 I libri gialli, dal 1946 collana diretta da Alberto
Tedeschi
1930 I libri azzurri
1932 La Medusa, collana dedicata agli autori stranieri
1932 I libri verdi, titoli di genere popolare sui drammi
e segreti della storia
1932 I romanzi della palma (dal 1942 quindicinale).
I romanzi
della palma (25x18) con copertina a colori, sono romanzi moderni,
di stampo popolare vagamente volti all'horror e, per il perbenismo
dell'epoca, giudicati amorali; in ogni caso, "appassionanti".
Tra i primi autori pubblicati ricordiamo Yvonne Schultz e Roland
Dorgelès, autori anche della Biblioteca delle Signorine Salani.
1933 I gialli economici
1933 I romanzi di cappa e spada
1933 I romanzi dell'Ottocento
1933 Collezione dei grandi viaggi aerei e delle esplorazioni
1934 I classici italiani
1935 I romanzi della rosa
1937 Gli Omnibus
1939 I classici moderni
1940 Lo specchio
1945 Il Ponte
1947 I classici contemporanei stranieri
Le
testate
Il secolo (ex Sonzogno) acquisito nel 1923 insieme
con i correlati settimanali Il secolo XX (poi mensile)
e Il Secolo Illustrato. Il quotidiano Il Secolo
(dal 1925 diretto da Ugo Ojetti) intendeva essere il concorrente
vincente su Il Corriere della Sera, ma fu quest'ultimo a
vincere la battaglia, e Il Secolo venne fuso con un quotidiano
pomeridiano, La Sera, nel 1927.
1925 Almanacco Letterario
Novella
Comoedia
Il romanzo-film, rivista diretta da Lucio d'Ambra
Il Nuovo Romanzo Mensile
La Donna, mensile di mode sulla scia del vecchio Margherita
della Treves
1935 Il cerchio verde, settimanale di polizieschi
1938 Le grandi firme, miscellanea di racconti, barzellette,
poesie, inchieste e curiosità diretto da Pitigrilli a cui
collabora Cesare Zavattini
1938 Il settebello, giornale umoristico a cura di Cesare
Zavattini e Achille Campanile
1938 Grazia, in diretta concorrenza con Annabella
di Angelo Rizzoli
1939 Tempo, diretto da Alberto Mondadori sul fac-simile
dell'americano Life; Ezio Maria Gray vi tiene una rubrica
fissa
1947 Bolero Film, sul modello di Grand Hotel,
comprendente il nascente genere del fotoromanzo
1947 Confidenze
1950 Epoca
Margaret
Mitchell,
Via col vento,
Omnibus, 1937
ill. di
Giorgo Tabet
|
Luigi
Pirandello,
Novelle per un anno,
Omnibus, 1937
ill. di
Giorgo Tabet
|
Antonio
Baldini,
Michelaccio,
Lo specchio,
1942
|
Cesare
Giardini,
I processi etc.,
I Libri Verdi,
1932
|
Annie
Vivanti,
Naja tripudians,
I Libri Azzurri,
1940
|
Note:
Delle
collane e testate Mondadori su elencate, abbiamo evidenziato quelle
che sono sopravvissute nel tempo e che hanno costituito un efficace
contributo al panorama editoriale italiano del secolo XX, tanto da
essere non solo ben note ma anche, in taluni casi, vive sino a pochi
decenni orsono se non addirittura contemporanee, come i Gialli
Mondadori o la rivista femminile Grazia.
Per una biografia completa di Arnoldo Mondadori si veda il bel libro
omonimo di Enrico Decleva (UTET, 1993) dal quale abbiamo tratto la
prima fotografia in alto (Arnoldo Mondadori nel 1910).
©www.letteraturadimenticata.it, ottobre 2011
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Arnoldo
Mondadori nel 1910
La cartoleria La
Sociale ad Ostiglia
Lo stabilimento
grafico di Ostiglia
La Sociale
Il logo
de La Scolastica
con il motto
semper et ulterius progredi
sotto: il logo
disegnato da Antonio Rubino
Da sin:
Alberto Mondadori,
Andreina Monicelli Mondadori,
Arnoldo Mondadori nel 1955
Arnoldo Mondadori
nel 1960
André
Maurois,
Sua figlia,
I romanzi della palma
novembre 1932
Gisella Dénes,
Il guanto di trina,
I romanzi della palma
giugno 1943
V. Mariani,
L'elefante di Shara Khan,
Il Romanzo per i Ragazzi,
Anno II, 5 febbraio 1921
Salvator Gotta,
Piccolo Alpino,
Universale Ragazzi Mondadori
ristampa 1951
ill. di Pinochi
Dispensa per
L'enciclopedia dei ragazzi
(1936)
(courtesy D. Legnani)
Esempio di testatina per
L'enciclopedia dei ragazzi
(1949)
L'enciclopedia dei ragazzi
(1949)
ill. a tutta pagina
di Vittorio Accornero
Nora
Ravetta,
Occupazioni piacevoli per
gli alunni in vacanza,
Mondadori, 1930,
cover di Leonella Nasi
(courtesy D. Legnani)
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