letteratura per ragazzi

ILLUSTRATORI SALGARIANI
.

ILLUSTRATORI DELLE PRIME EDIZIONI
AMATO (D'AMATO), GENNARO (1857-1947)

Nasce a Napoli il 1° aprile 1857 da Ferdinando e Maria Raiola. Allievo di Domenico Morelli (1823-1901), nel 1878 esordisce sul giornale satirico napoletano Bello Gasparre con grandi tavole caricaturali. E' anche fotografo. Nel 1881 si trasferisce a Genova dove collabora a L'Epoca, e nel 1884 al torinese Giornale per ridere, al numero unico Bononia docet (1888), a Mondo piccino, al Giornale dei fanciulli, a L'Illustrazione Italiana diTreves per il quale esegue i numeri speciali di Natale e il famoso numero unico verdiano pubblicato nel 1893 in occasione della prima del Falstaff. Per le case editrici Donath, Sonzogno, Bemporad illustra i testi degli scrittori più noti del tempo, e per Salgari dà vita e fattezze al personaggio di Sandokan. Gennaro Amato, insieme con Pipein Gamba e Alberto Della Valle, sarà uno dei maggiori illustratori salgariani. Anzi, come dice Antonio Faeti, "le sue figure appaiono più decise, rilevate e incattivite rispetto a quelle di qualunque altro illustratore salgariano". Dal 1894 al 1901 lavora al di fuori dell'Italia, collabora tra l'altro a L'Illustration francese e a The Illustrated London News, per cui viaggia come inviato speciale in Russia e Creta. Esegue due grandi opere per il giubileo della Regina Vittoria esposti a Londra, e i ritratti di Matilde Serao e Sarah Bernhardt. E' l'unico artista ammesso al cospetto della salma di Umberto I, di cui ritrae anche l'assassino. Ristabilitosi a Genova, collabora al Secolo XX, La Lettura, Il Corriere dei Piccoli (1909). Si ritira a Pieve Ligure dove muore il 18 novembre 1947.



E. Salgari, Le pantere d'Algeri, Donath, 1903
illustrazioni interne di Gennaro Amato

E. Salgari,
Il re dell'aria,
Bemporad, 1907
illustrazioni
di Gennaro Amato
E. Salgari,
I corsari delle Bermude,
Bemporad, 1909
illustrazioni
di Gennaro Amato


E. Salgari, Le pantere d'Algeri, Vallardi, 1941. Edizione successiva che riprende
le illustrazioni originali di Gennaro Amato


Illustra 15 testi salgariani, integralmente o insieme con altri illustratori.
I pescatori di balene (Treves, 1894)
Le pantere d'Algeri (Donath, 1903),
La città del re lebbroso
(Donath, 1904)
Sull'Atlante (Bemporad, 1907), insieme con A. Della Valle
(e la cover di un'edizione successiva ripresa da Sonzogno, 1930)
Sulle frontiere del Far-West
(Bemporad, 1908) insieme con A. Della Valle
Una sfida al Polo
(Bemporad, 1909) insieme con A. Della Valle
I corsari delle Bermude
(Bemporad, 1909) insieme con A. Della Valle
La Bohème italiana
(Bemporad, 1909) insieme con A. Tanghetti
La crociera della Tuonante
(Bemporad, 1910) insieme con A. Della Valle
Le selve ardenti
(Bemporad, 1910) insieme con A. Della Valle
Storie rosse
(Bemporad, 1910), insieme con A. Della Valle, G.G. Bruno, C. Chiostri
Il Bramino dell'Assam
(Bemporad, 1911)
La caduta d'un impero
(Bemporad, 1911, postumo.
Inoltre: Il re dell'aria (Bemporad, 1907) insieme con A. Della Valle,
Sandokan alla riscossa
(Bemporad, 1907) insieme con A. Della Valle.


I pescatori di balene, Treves, 1894, cover e ill. interna
di Gennaro Amato

I pescatori di balene, Treves, 1894
illustrazioni interne di Gennaro Amato


BERLIA, LUIGI (1820-1900)

Nasce a Racconigi il 22 dicembre 1820. E' maestro di disegno e di Belle Arti, ed esercita l'insegnamento per oltre 50 anni. Negli ultimi anni della carriera è insegnante di disegno ornamentale geometrico e di architettura presso le scuole serali della Scuola di Disegno Architettonico di Torino, sita all'epoca in via Porta Palatina, dove è molto amato dagli allievi, cui concede il suo tempo ben oltre l'orario di lezione. Concorre a diverse mostre, tra cui l'Esposizione Nazionale Italiana di Torino nel 1884 alla quale partecipa con numerosi disegni di mobili, particolari di templi e facciate palatine nei vari stili, eseguiti a penna o acquerellati, dove ottiene un premio e l'acquisto di vari disegni da parte del Ministro dell'I
struzione Pubblica, il quale lo propone per una distinzione ad Umberto I, che gli concede il titolo di Cavaliere della Corona d'Italia. Viene descritto "alto, robusto e ben proporzionato nella persona, dotato di folta capigliatura e barba argentina" nelle memorie di un discepolo che lo volle onorare di un ricordo scritto. In vecchiaia la salute diviene malferma e infine soccombe ad una lunga malattia, sopportata con cristiana rassegnazione. Muore nella sua abitazione di Corso San Maurizio n°19, assistito dai figli, il 9 novembre 1900, poco prima del compimento degli ottant'anni.

Cav. Prof. Luigi Berlia

Niccolò Grillo, Martino il negriero, Speirani, 1900
illustrazioni interne di Luigi Berlia


Illustra tre testi salgariani: Il re della montagna (Speirani, 1895),
I naufragatori dell'Oregon (Speirani, 1896) e Le grandi pesche nei mari australi
(Speirani, 1904) insieme con Enrico Canova.

Le grandi pesche nei mari australi, Speirani, 1904,
quarto racconto, illustrazioni interne di Luigi Berlia



E. Salgari, Le grandi pesche nei mari australi, cover, nella serie
IN GIRO PEL MONDO (Speirani, 1904). Il testo è diviso in quattro racconti:
Le grandi pesche nel mare australe; Una caccia sulle Montagne Rocciose (entrambi privi di illustrazioni); Le avventure del Padre Crespel (ill. Enrico Canova);
e Gli antropofaghi del Mare del Corallo (ill. Luigi Berlia)




BONAMORE, ANTONIO (1845-1907)

Professore di disegno.
Illustra per diversi giornali quali L'Illustrazione Italiana (Treves) e Il Secolo Illustrato (Sonzogno) per il quale disegna la cover per il centenario della nascita di Mazzini
(25/6/1905).
Bonamore illustra Via aperta di E Werner (Treves, 1906) e La capanna dello zio Tom (Paolo Carrara, 1887), Storia di Napoleone (Sonzogno, 1893).



E. Salgari, La città dell'oro, Treves, 1898
ill. interna di Antonio Bonamore

Illustrazione di copertina di Antonio Bonamore per Il Secolo Illustrato,
Anno XVI, 8 maggio 1904,
riproducente l'arrivo di Emile Loubet (Pres. Repubblica Francese) a Napoli
(disegno, riproduzione parziale)

Illustra un unico testo salgariano: La città dell'oro (Treves, 1898) insieme con Gino De Bini
(41 disegni in totale).

E. Salgari, La città dell'oro
Treves, 1898
cover
E. Salgari, La città dell'oro
ill. int. di Antonio Bonamore





E. Salgari, La città dell'oro, Treves, 1898
illustrazioni interne di Gino De Bini
BRUNO, GIUSEPPE GARIBALDI (1864-1922)

Nasce a Palermo nel 1864, è ufficiale di Marina. L'attività di illustratore è collaterale, lo fa per hobby. Illustra per Bemporad (Biblioteca Azzurra, Nuovi Capolavori Stranieri tradotti per la Gioventù) ma anche per Belforte, Biondo, Speirani, Donath, Sonzogno, Paravia. Collabora a La Domenica dei Fanciulli e Il Novelliere Illustrato. Nel 1918 tiene una rubrica, completa di disegni, sulla rivista Marina Italiana "chiacchiere con i marinai". Naturalmente deve conoscere di persona Jack La Bolina, e infatti per lui illustra alcuni titoli con l'ed. Voghera. Illustra anche per Trilussa, De Amicis, Capuana. Partecipa alla Grande Guerra come ufficiale di Marina, ma è già anziano; muore nel 1922 a Roma.



E. Salgari,
Attraverso l'Atlantico

in pallone
,
Speirani, 1897
cover

E. Salgari,
Attraverso l'Atlantico

in pallone
,
Speirani, 1897
ill. in antiporta di
Giuseppe Garibaldi Bruno


G.G. Bruno, ill. int. per Il re della prateria, Bemporad 1906


Illustra integralmente 14 testi salgariani e alcuni interni:
Un dramma nell'Oceano Pacifico (Bemporad, 1895)
Al polo australe in velocipede
(Paravia, 1895)
Attraverso l'Atlantico in pallone (Speirani, 1896)
I drammi della schiavitù
(Enrico Voghera Editore, 1896)
Nel paese dei ghiacci
(Paravia, 1896)
La rosa del Dong-Giang
(Belforte, 1897)
Avventure straordinarie d'un marinaio in Africa
(Donath, 1899)
Avventure fra le Pelli-rosse
(Paravia, 1900)

Gli scorridori del mare
(Donath, 1900, firmato Romero)

La giraffa bianca
(Belforte, 1902, firmato G. Landucci)
Sul mare delle perle
(Belforte, 1903, firmato G. Landucci) ill. interne
un'edizione successiva di I naufragatori dell'Oregon (Speirani, 1903)
La gemma del Fiume Rosso
(Belforte, 1904, firmato G. Landucci)
Il re della prateria (Bemporad, 1906)
Storie rosse
(Bemporad, 1910) insieme con A. Della Valle, C. Chiostri, G. Amato.

E. Salgari, Storie rosse, Bemporad, 1910, illustrazioni interne di G.G. Bruno


G. Landucci,
La gemma del Fiume Rosso,
Belforte, 1904

cover di G.G. Bruno
(courtesy Felice Pozzo)
E. Salgari,
Un dramma nell'Oceano Pacifico
,

Bemporad, 1895
cover
ill. di Giuseppe Garibaldi Bruno

CANOVA, ENRICO (1856-1938)



G. Altieri, L'eroina di Port Arthur, Speirani, 1904,
ill. interne di Enrico Canova


Illustra tre testi salgariani: L'eroina di Port Arthur (Speirani, 1904, firmato G. Altieri),
Le grandi pesche nei mari australi (Speirani, 1904) insieme con Luigi Berlia,
Il tesoro del Presidente del Paraguay
(Speirani, 1904, ed. successiva).



G. Altieri, L'eroina di Port Arthur, Speirani, 1904, cover
ill. di Enrico Canova


Il testo fa parte di una serie, edita da Speirani con il medesimo format di copertina,
dal titolo: "Il giro del mondo -
Biblioteca di viaggi e di avventure per la gioventù"
All'interno dei volumi si possono trovare più racconti.
Le grandi pesche nei mari australi, ad es. riporta quattro testi:
"Le grandi pesche nel mare australe" e "Una caccia sulle montagne rocciose",
privi di illustrazioni, seguiti da "Le avventure del Padre Crespel" illustrato da
Enrico Canova e "Gli antropofaghi del mare del corallo" illustrato da Luigi Berlia.

CARPANETTO, GIOVANNI BATTISTA (1863-1928)

Nasce a Torino il 30 settembre 1863 da Pietro e Giuseppa Bocca. Frequenta corsi di disegno e pittura l'Accademia Albertina (dove poi insegnerà) sotto la guida di Andrea Gastaldi ed Enrico Gamba. Nel 1883 presenta il quadro storico "Fanfulla" alla Promotrice di Torino, che lo fa notare e apprezzare dalla critica, espone poi alla Mostra Nazionale di Torino nel 1884 l'opera "Confidenze". Si dedica ad ogni genere pittorico: paesaggi, scene di genere, ritrattistica; partecipa alle esposizioni torinesi della Società Promotrice delle Belle Arti e del Circolo degli Artisti (di cui fa parte sino a tarda età). Nel 1887 alla Nazionale di Venezia espone un'opera assai discussa: "Conseguenze", in seguito nota come "La suicida". Nel 1890 espone a Torino l'opera "Madre" sulla quale ben si espresse il Bistolfi. Espone ancora alla Biennale nel 1895 e nel biennio 1896-97 alla Nazionale di Firenze. Espone a Berlino nel 1899 "In tempestatis securitas". Alcune sue opere vengono acquistate da Umberto I ed altre sono conservate al Museo civico di Torino. Si dedica anche all'illustrazione per l'editoria e al manifesto, soprattutto quelli teatrali che sono assai apprezzati (parecchi si trovano in una collezione privata di Treviso). Esegue manifesti pubblicitari, tra i quali famosi sono quelli per Gancia (1895) e Fiat (1899). Collabora con La Stampa. Nel 1902 vince il concorso di arti deorative della commissione per i festeggiamenti all'Expo torinese. Nel 1904 esegue i bozzetti per i nuovi biglietti di cartamoneta da Lire 5; nel 1914 esegue un progetto di sistemazione per la piazza S. Carlo di Torino, insieme con l'architetto Pietro Betta. Nel 1911 viene decorato con la Croce di Cavaliere della Corona d'Italia per meriti artistici. Muore a Torino il 26 luglio 1928.

Il tesoro del Presidente del Paraguay, Speirani, 1894
illustrazioni interne di G. Carpanetto

G. Carpanetto, "Un decaduto",
quadro esposto alla Quadriennale di Torino nel 1902

Illustra tre testi salgariani: Il tesoro del Presidente del Paraguay
(Speirani, 1894), Le novelle marinaresche di Mastro Catrame (Speirani, 1894)
e Il continente misterioso (Paravia, 1894).

Il tesoro del Presidente del Paraguay, Speirani, 1894
illustrazioni interne di G. Carpanetto




G. Carpanetto, il biglietto da Lire 5 (in vigore dal 1904 al 1911).
In alto: verso, in basso: recto.
Sotto il numero 4710 c'è la firma G. CARPANETTO

CENNI, QUINTO (1845-1917)

Nasce a Imola il 20 marzo 1845 da Antonio, avvocato, e della faentina Maria Sangiorgi, e come dice il nome (secondo l'abitudine romagnola d'altri tempi di "contare" i figliuoli) è il quinto di dieci. La famiglia è benestante. Compie gli studi a Imola, e alla morte del padre nel 1856 si trasferisce a Bologna insieme con un fratello e una sorella, dove studia pittura all'Accademiadi Belle Arti, nonostante le ristrettezze economiche, in virtù di un sussidio ottenuto dal Comune di Imola. Nel 1864 muore anche la madre; nel 1867, conseguto il diploma, si trasferisce a Milano dove si iscrive ai corsi di xilografia e litografia dell'Accademia di Brera, dove nel 1870 riceve un premio. Inizia così l'illustrazione grafica, campo nel quale eccelle. Collabora a La Lettura, Epoca, La cultura moderna, L'Illustrazione Italiana, Lo Spirito Folletto, Emporium. Sposa Eugenia Maurelli (nativa di Massa Carrara) che gli darà i figli Italo ed Edda. Nel 1883 illustra per D'Azeglio Niccolò dei Lapi ed Ettore Fieramosca. I soggetti da lui preferiti sono sempre a carattere storico e militare. Ritrae dal vero soldati e cavalli nelle piazze d'armi e alle grandi manovre. Fervente patriota, dedica tutta la vita alla glorificazione del nostro esercito, con scritti e disegni documentari. Molte delle rappresentazioni e dei quadri rappresentanti le celebri battaglie risorgimentali sono suoi. Tuttavia non fu un uomo d'azione, al contrario del cugino Guglielmo (1817-1885) che fu anche garibaldino prima di far carriera nell'esercito sabaudo, eppure visse nel mito dell'esercito. Realizza il numero unico "I Bersaglieri" per il cinquantenario della costituzione del Corpo, e cura le straordinarie grandi raccolte di uniformi di ogni epoca e di ogni nazione, assai apprezzata anche all'estero, che poi raccoglie in albi: "L'esercito italiano" (12 tavv.), "Eserciti europei" (18 tavv.), "Gli eserciti d'oltremare" (12 tavv.), "I Granatieri", "Nizza Cavalleria", "I Carabinieri Reali", "I Lancieri di Firenze", "Il Genio Militare", "Avanti l'Artiglieria". Da queste illustrazioni furono in seguito tratte le famose cartoline militari. Nel 1887 fonda e illustra la rivista L'Illustrazione militare italiana, che terminerà nel 1897, per la quale ottiene la commenda dell'Ordine Militare di Cristo del Portogallo. Compila ancora i numeri unici "Aosta la veja", "L'Atlante Militare" (18 tavv.), con le unifromi degli eserciti europei, e "L'esercito Italiano nella nuova divisa" (uniformi del 1910). Tra il 1912 e il 1913 compila "L'album della guerra italo-turca e della conquista della Libia", pubblicato a dispense e poi raccolto in volume. Il suo capolavoro resta la raccolta di figurini militari elaborata tra il 1867 e il 1917, che lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano acquista dal figlio Italo nel 1950 e va sotto il nome di Codice Cenni (25 album). Tra le varie tecniche usate vi sono l'incisione, il disegno a china, l'acquerello, e opere grafiche da riproduzione. Nel Museo di Castel S. Angelo a Roma sono conservate 260 tavole ad acquerello, nel Museo del Risorgimento di Milano sono conservati 133 acquarelli sui volontari del Risorgimento, e alla pinacoteca di Imola il ritratto eseguito dal figlio Italo. Ha anche una figlia, Elda, anch'essa pittrice. Muore il 13 agosto 1917 a Carnate in Brianza.

CENNI, ITALO (1874 - 1956)
Nasce il 26 ottobre 1874 a Milano. Frequenta l'Accademia di Brera ed ha per insegnante Vespasiano Bignami. Esegue operre di soggetto sacro ma anche scene di battaglie, di caccia, paesaggi. Collabora alla rivista L'illustrazione militare italiana fondata dal padre. Insegna presso il Collegio Arcivescovile di Saronno. Illustra calendari, cartoline reggimentali, continuando la tradizione paterna, tuttavia insuperabile. Muore a Colmegna sul Lago Maggiore il 31 gennaio 1956.

Quinto Cenni nel ritratto eseguito dal figlio Italo


Illustra solo due testi salgariani: La favorita del Mahdi (Guigoni, 1887, solo cover) e
Duemila leghe sotto l'America (Guigoni, 1888).


Emilio Salgari, La favorita del Mahdi, Guigoni, 1887, cover
courtesy www.emiliosalgari.it


Quinto Cenni, L'artiglieria alla battaglia di Custoza (disegno)


Quinto Cenni, Le sorelle Vadalà alla rivolta di Messina (incisione)
(episodio del settembre 1848 a Messina)


Quinto Cenni, disegno dall'Ettore Fieramosca di M. D'Azeglio

CIOLFI, RENATO

I fratelli Ciolfi sono proprietari della Casa Editrice Urania di Napoli. Nel 1911 pubblicano il romanzo breve I predoni del gran deserto, già uscito nel 1896 su Il Novelliere Illustrato con il titolo Vita eccentrica, dato che la Casa Editrice Speirani ne aveva ceduto i diritti. Si tratta della continuazione di un romanzo di Vincenzina Ghirardi Fabiani, pubblicato l'anno precedente con lo stesso titolo sullo stesso giornale.




Illustra un unico testo salgariano: I predoni del gran deserto (Urania, 1911)

E. Salgari, I predoni del gran deserto, Urania, 1911
i
llustrazioni interne di Renato Ciolfi

E. Salgari, I predoni del gran deserto, Urania, 1911, front
in antiporta un immaginario ritratto di Emilio Salgari


CHIOSTRI, CARLO (1863-1939)

Biografia in ILLUSTRATORI A-C


E. Salgari, Le meraviglie dei Duemila, Bemporad, 1907,
ill. di Carlo Chiostri


Illustra tre testi salgariani: La stella dell'Araucania (Bemporad, 1906) insieme con
Alberto Della Valle, Le meraviglie del Duemila (Bemporad, 1907, solo cover)
e Storie rosse (Bemporad, 1910), insieme con Della Valle, G.G. Bruno, e G. Amato.



E. Salgari, Storie rosse, Bemporad, 1910,
ill interne di Carlo Chiostri


COLANTONI, GAETANO (1862-1894)

Gaetano Arcangelo Colantoni, figlio di Arcangelo e di Carmela Cervi. Illustratore di punta di Casa Treves per L'Illustrazione Italiana, insieme con Gennaro D'Amato e Dante Paolocci, muore per una disgrazia. Sul numero 30 del 29/7/1894 compare il necrologio:
"Il pittore Gaetano Colantoni, già nostro collaboratore artistico e da ultimo della Tribuna mensile illustrata, si è recato il 10 luglio nella località detta il Polverino, presso l'Acqua Acetosa, per prendere un bagno nel Tevere. Appena entrato in acqua il poveretto è stato travolto dalla corrente. Nella prossima osteria del Pescatore vi erano adunati a banchetto una quindicina di canottieri, che avvertiti sai compagni dell'infelice, corsero subito nel fiume; ma inutilmente, poiché il Colantoni non venne più a galla. Le sue vesti furono raccolte da una guardia di finanza. Il Colantoni, che aveva circa 30 anni, era un artista d'ingegno e i suoi lavori si distinguevano per una certa originalità di fattura. Mandiamo le nostre condoglianze più sentite alla desolata famiglia." In realtà le cose andarono anche peggio di così. Il corpo venne ripescato dal Tevere solamente il 2 ottobre e si dovettero fare delle indagini per sapere chi fosse, anche perché Colantoni, scapolo, viveva da solo in due stanze in viale di Monte Parioli, e solo dopo che le Autorità ricevettero informazioni al riguardo si poté emettere il certificato di morte.





G. Colantoni, ill. "la sentinella" tratta da La vita militare di E. De Amicis, Treves, 1908


Illustra un unico testo salgariano: La scimitarra di Budda (Treves, 1892).


E. Salgari,
La scimitarra di Budda,
Treves, 1892
cover

E. Salgari,
La Scimitarra di Budda
ill. interna di G. Colantoni

CRAFFONARA, AURELIO (1875-1945)

Nasce a Gallarate (VA) il 15 settembre 1875 da Adriano, un cui antenato era il pittore trentino Giuseppe Craffonara. Nel 1885 la famiglia si trasferisce a Genova, dove compie studi classici e successivamente frequenta i corsi dell'Accademia di Belle Arti. E' volontario al servizio militare, poi si dedica principalmente all'acquerello, alla cartellonistica pubblicitaria, e all'illustrazione per le riviste come Il successo, dove conosce Gandolin, Pipein Gamba e Gustavino, e firma con lo pseudonimo Pallestrina Goito. Collabora al settimanale bolognese Italia ride dove conosce Cambellotti e Dudovich. Esordisce alla Promotrice di Genova e in seguito espone a Milano con il gruppo degli Acquerellisti Lombardi. Come decoratore lavora per teatro Iris, di ispirazione liberty, e realizza i padiglioni per l'esposizione di Genova del 1901 e quello ligure dell'esposizione romana del 1911. Espone in diverse personali a Genova, Napoli, Trieste, Anversa, Londra, Monaco e perfino al Cairo e Città del Capo. Illustra cartoline tra le quali le celebri vedute di Pompei, il manifesto per il cinquantenario della spedizione dei Mille, e per l'editoria infantile diversi testi, anche in collaborazione con Mussino e Scarpelli. Muore a Genova il 5 febbraio 1945.




Giuseppe Fanciulli,
L'alto viaggio,
S.E.I., 1944
ill. di A. Craffonara

Giuseppe Fanciulli,
Il gatto nero,
S.E.I., 1948
ill. di A. Craffonara

Illustra un unico testo salgariano: I minatori dell'Alaska (Donath, 1900)

E. Salgari, I minatori dell'Alaska, Donath, 1900
illustrazioni interne di A. Craffonara

E. Salgari, I minatori dell'Alaska, Donath, 1900
illustrazioni interne di A. Craffonara

DE BINI, GINO (1856 - 1918)

Luigi Antonio Giovanni Bini nasce il 7 novembre 1856 da Giovanni e Annunziata Pacini, in borgo San Frediano, all'epoca quartiere povero: sarà per distinguersi dai tantissimi Bini fiorentini, poveri e non, che nel lavoro assumerà la particella "de" prima del cognome (particella minuscola, all'uso nobiliare, come si evince dalla firma). Luigino (Gino) de Bini inizia a disegnare per vari giornali attorno ai vent'anni. Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte, si perfeziona sotto De Carolis e Galileo Chini. Collabora a L'illustrazione per tutti, Il romanziere illustrato, L'illustrazione Italiana, Il Secolo XX, La Domenica dei Fanciulli; inoltre illustra parecchi titoli per diverse case editrici, ma il sodalizio più importante è quello con la casa di Edoardo Perino (VEDI). Abile ritrattista.
Muore durante la Prima Guerra Mondiale.



Lo splendido ritratto di
Angelo Minghetti
(Bologna, 1822-1885)
eseguito da Gino de Bini

Sin: il ritratto di Macalda di Scaletta
tratto
dal libro Le Grandi Amorose di Italo Fiorentino (E. Perino, Roma, 1889) con 70 disegni di Gino de Bini





Illustra un unico testo salgariano: La città dell'oro (Treves, 1898)
insieme con Antonio Bonamore (vedi)

E. Salgari,
La città dell'oro

Treves, rist. 1914
cover
E. De Amicis,
In America
,
Voghera, 1897

ill. di Gino de Bini



Mario Rapisardi, Lucifero, Nerbini (a dispense), 1906
cover di Gino de Bini


DELLA VALLE, ALBERTO (1851-1928)

Pittore, illustratore e fotografo. Figlio del colonnello dell'esercito borbonico Francesco Della Valle e di Elisabetta Vaglieco, nasce a Napoli il 3 aprile 1851. Rinuncia alla carriera militare voluta dal padre per dedicarsi alle belle arti. Il cognato Eduardo Matania lo introduce alla pittura e lo presenta all'editore Treves, per il quale A. Della Valle inizia la collaborazione a L'Illustrazione Italiana nel 1880. Nel 1898 si trasferisce poi a Genova, dove già era il conterraneo Gennaro Amato. L'editore Donath, che si avvaleva di Pipein Gamba, incarica di alcune copertine anche i due amici Amato e Della Valle, dato che Gamba non ce la faceva a realizzare l'immensa mole di lavoro salgariano. Tutti e tre sono buoni amici. Della Valle è a Genova proprio quando Salgari stesso si trasferisce a Sampierdarena. I due si conoscono e insieme conferiscono sull'impostazione delle copertine, avvalendosi anche della nuova tecnica fotografica. I due infatti approntano la scena che hanno in mente facendo travestire dei modelli, spesso i figli dello stesso Salgari, o lo stesso Della Valle, e in seguito il pittore trae la scena per l'illustrazione copiando "dal vero" la fotografia. Della Valle non solo sistema le scene e le pose, ma fotografa, sviluppa e stampa da sè. Della Valle si ispira anche a figurazioni preesistenti, prendendo spunto da vecchie illustrazioni che fanno al caso suo. Spesso Della Valle esegue le copertine e Gennaro Amato, o Pipein Gamba, gli interni. Questo felice lavoro comunitario termina quando Salgari rescinde il contratto con Donath e passa alla Bemporad. A Genova Della Valle sposa Maria Cobianchi, figlia del proprietario di una catena di alberghi diurni, e con lei torna a Napoli, stabilendosi in via Medina; purtroppo la moglie soffre di una paralisi progressiva e nel 1909 muore. Rimasto vedovo, si trasferisce in via Kerbaker, al Vomero, dove riprende i rapporti con la famiglia Matania, intrecciata fortemente alla famiglia Della Valle per un doppio matrimonio tra due sorelle di Alberto Della Valle e due fratelli Matania, di cui il più importante, artisticamente parlando, è Eduardo (1847-1929) pittore naturalista e illustratore (cognato di A. Della Valle poichè ne sposa la sorella Clelia).
La famiglia Matania è vasta e articolata, e moltissimi dei suoi componenti sono artisti (giornalisti, pittori, scultori, architetti, storici dell'arte, costumisti, attori, etc.). Con i nipoti Matania Della Valle riprende l'abitudine di approntare le scene che fotografa e di cui poi realizza l'illustrazione (nell'archivio Matania a Napoli si cornservano sia le fotografie originali sia le matrici delle tavole salgariane) per l'editore Bemporad, e lo stesso Della Valle presta i propri lineamenti al personaggio di Yanez, salvo rappresentarsi anche in Sandokan alla riscossa. Collabora anche a La Domenica dei Fanciulli, La via azzurra, Il giornale illustrato dei viaggi, La Domenica illustrata, Il mattino Illustrato. Ma Della Valle non si era mai ripreso dal dolore della vedovanza, e il 24 dicembre 1928 si spara un colpo di rivoltella.

Alberto Della Valle



G. Bandi (1834-1894), I Mille, Salani, 1912
cover e ill. int. di Alberto Della Valle

Emilio Salgari, La sovrana del campo d'oro, Donath, 1905
cover di A. Della Valle
. Sin: la versione in brossura, ds: la versione di lusso, telata

Alberto Della Valle illustra integralmente 21 titoli salgariani, più varie edizioni insieme con altri illustratori, e varie covers di edizioni successive alla prima. E'universalmente indicato dalla critica
come il miglior interprete dello spirito salgariano.
I predoni del Sahara (Donath, 1903)
I misteri della jungla nera (Donath, 1903, solo cover)
La Costa d'Avorio (Donath, 1903, solo cover)
Il corsaro Nero (Donath, 1904, solo cover)
Le due tigri (Donath, 1904)
L'uomo di fuoco (Donath, 1904)
Le figlie dei Faraoni (Donath, 1905)
La perla sanguinosa (Donath, 1905)
Il capitan Tempesta (Donath, 1905)
La sovrana del campo d'oro (Donath, 1905)
I Robinson italiani (Donath 1905, solo cover)
Il Capitano della Djumna (Donath, 1905, solo cover)
Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (Donath, 1905)
La capitana del Yucatan (Donath 1906, solo cover)
Il Re del mare (Donath, 1906)
Le tigri di Mompracem (Donath, ed. successiva del 1906, solo cover)
La stella dell'Araucania (Bemporad, 1906) insieme con C. Chiostri
Il re dell'aria (Bemporad, 1907) insieme con G. Amato
Le aquile della steppa (Donath, 1907, insieme con A. Tanghetti)
Alla conquista di un impero (Donath, 1907)
Il tesoro della montagna azzurra (Bemporad, 1907) e l'ed. successiva del 1922 (cover)
Sull'Atlante (Bemporad, 1907) insieme con G. Amato e l'ed. successiva del 1922 (cover)
Sandokan alla riscossa (Bemporad, 1907) insieme con G. Amato
Cartagine in fiamme (Donath, 1908)
Sulle frontiere del Far-West (Bemporad, 1908) insieme con G. Amato
Il figlio del Corsaro Rosso (Bemporad, 1908)
Gli ultimi filibustieri (Bemporad, 1908)
La riconquista del Mompracem (Bemporad, 1908)
La scotennatrice (Bemporad, 1909)
I corsari delle Bermude (Bemporad, 1909) insieme con G. Amato
Una sfida al Polo (Bemporad, 1909) insieme con G. Amato
La crociera della Tuonante (Bemporad, 1910) insieme con G. Amato
Il leone di Damasco (Bemporad, 1910)
Nel paese dei ghiacci (ed. successiva Paravia, 1910, solo cover)
Storie rosse (Bemporad, 1910) insieme con G.G. Bruno, C. Chiostri, G. Amato
Le selve ardenti (Bemporad, 1910) insieme con G. Amato
I briganti del Riff (Bemporad, 1911)
La rivincita di Yanez (Bemporad, 1913, postumo)
Straordinarie avventure di Testa di Pietra (Bemporad, 1915, postumo).
I minatori dell'Alaska (ristampa Vallardi 1933, solo cover)

Emilio Salgari,
Le figlie dei Faraoni
,
Donath, 1905
cover di A. Della Valle

(courtesy Tesori di carta, Bologna)
Emilio Salgari,
Il Re del mare
,
Donath, 1906
cover di A. Della Valle


Emilio Salgari,
I predoni del Sahara
,
Donath, 1903
cover di A. Della Valle

Emilio Salgari,
I predoni del Sahara,
Donath, 19
03
La splendida Esther,
ill. int. di A. Della Valle

Emilio Salgari, I predoni del Sahara, Donath, 1903
ill. interne di A. Della Valle

Emilio Salgari,
I minatori dell'Alaska
,
ristampa Vallardi, 1933
cover di A. Della Valle
(interni di Craffonara)
Emilio Salgari,
Il Corsaro Nero
,
ristampa Vallardi, 1942
cover di A. Della Valle

(interni di Gamba)

FERRAGUTI, ARNALDO (1862-1925)

Nasce a Ferrara il 17 aprile 1862 da Carlo e Teresa Guaraldi, terzo di sei figliuoli; il padre non approva la sua passione per l'arte e lo obbliga a studiare le scienze esatte. E' interno al liceo di Napoli quando disegna il profilo di Garibaldi sulla lavagna, e il professore, ch'era borbonico, lo caccia dalla scuola, così si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Ottiene quattro medaglie e un diploma ai concorsi annuali, poi il suo insegnante Domenico Morelli dà le dimissioni e con questa scusa Ferraguti lascia l'Accademia. Nel frattempo la famiglia si era trasferita in Abruzzo, così decide di viaggiare per l'Italia e la Francia per due anni, poi di stabilirsi a Roma, presso Tivoli, dove studia paesaggi ed animali. Il suo primo grande quadro è "Alla vanga" (1883) dove per eseguirlo trascorre quattro mesi insieme con un gruppo di contadini in campagna che fa lavorare all'uopo in un campo da lui affittato proprio per poterli dipingere dal vero, anzi a volte vanga lui stesso per capire le posizioni della figura. Manda alcuni studi del quadro a L'Illustrazione Italiana, al che Treves lo manda in America latina per illustrare Sull'Oceano di De Amicis (1890), dove fa la grande scoperta che gli Indios delle Pampas somigliano ai suoi ciociari. Questa bella storiella è narrata da lui stesso in un articolo apparso nel 1891. Poichè sposa in quell'anno la signorina Olga Treves (1873-1945), nipote dell'editore Emilio, si trasferisce a Milano, e in seguito a Pallanza (che acquisisce per il Museo del Paesaggio l'opera "Alla vanga", esposto alla Triennale di Brera nel 1891 ottenendo il "premio Fumagalli" riservato agli artisti emergenti). La coppia avrà tre figli: Mario, Alessandro e Renata. Arnaldo Ferraguti espone a Genova, Milano, Firenze, Napoli e Roma, e tra il 1884 e il 1885 all'estero: Monaco, Berlino, Londra, Dresda, dove riceve anche un premio. Ottiene la medaglia d'argento a Nizza nel 1884 e ancora a Ferrara nel 1885. Nel 1887 espone ben 23 opere a Venezia e le vende tutte. Alcune opere sono conservate alla Galleria d'Arte Moderna di Milano. Poichè fa parte della famiglia Treves, inizia la collaborazione come illustratore della casa, ad iniziare da
Cordelia (Virginia Treves Tedeschi) per la quale illustra diversi titoli tra i quali nel 1893 Il mio delitto insieme con Gaetano Colantoni, giusto pochi mesi prima che questi morisse. I salotti letterari e mondani dei fratelli Treves gli permettono di incontrarvi - tra gli altri - anche Giovanni Verga e di esserne l'unico illustratore per il volume Vita dei campi, raccolta di novelle (1897), per il quale compie un lungo soggiorno in Sicilia per familiarizzarsi con i luoghi e prenderne gli schizzi. L'attività per casa Treves non gli impedisce di proseguire con le mostre: nel 1893 alla Esposizione italo-americana di Genova, nel 1894 presenta alla Triennale di Milano il trittico "Prima ... e poi" e un ritratto femminile, nel 1895 partecipa alle Promotrici di Genova e di Torino, nel 1896 alla Triennale di Torino, nel 1897 alla Triennale di Brera espone un olio "Tramonto sul Lago Maggiore", alla Biennale di Venezia "La nebbia", e all'Esposizione Internazionale di Monaco presenta diversi pastelli tratti da Vita dei campi, nel 1899 espone alla Biennale veneziana dei pastelli a tema "in città" e "al mare". Tuttavia, al volgere del nuovo secolo rallenta fino ad abbandonare del tutto la pittura; inizia la collaborazione con la nuova testata Il Secolo XX a partire dal 1902, limitando ai numeri speciali di Natale e Capodanno quella per L'Illustrazione Italiana, finchè lascia del tutto anche l'attività dell'illustrazione per l'editoria per dedicarsi ad altro, nella fattispecie le scene per La figlia di Iorio dannunziana, andata in scena nel 1904. Si entusiasma per una produzione di finto cuoio di sua invenzione, che nel 1909 gli causa gravi perdite finanziarie, tuttavia non desiste, lavorando come illustratore solo saltuariamente, finchè cede l'attività del finto cuoio alla ditta Romanini di Forlì, città dove poi si trasferisce nel 1920 facendosi assumere come direttore di produzione, e dove muore il 4 dicembre 1925.


Arnaldo Ferraguti
Ritratto della moglie Olga
Arnaldo Ferraguti
Ritratto del padre Carlo




Arnaldo Ferraguti, "Alla vanga", 1891
riproduzione da Illustrazione Italiana, 1901

 

Illustra un unico testo salgariano: I naufraghi del Poplador (Treves, 1895)
che appare anche a puntate ne Il Giornale dei Fanciulli. Nello stesso anno 1895
le edizioni del volume furono ben quattro.


Emilio Salgari, I naufraghi del Poplador, Treves 1895
frontespizio

Emilio Salgari, I naufraghi del Poplador, Treves 1895
illustrazioni interne


Cordelia, Piccoli eroi,
Treves, 1893
ill. int. di A. Ferraguti

Arnaldo Ferraguti


Arnaldo Ferraguti, "Cicale invernali", disegno
Illustrazione Popolare, 1902

FORNARI, LUCA

Illustra una ventina di testi dal 1890 al 1930 circa, sia per adulti sia per ragazzi, tra i quali La signora delle camelie di Dumas figlio per Aliprandi nel 1891. Collabora come vignettista al settimanale umoristico I fogli volanti triestini, pubblicati settimanalmente fra il 1905 e il 1915, adatto alle famiglie e dedicato interamente alle barzellette e alla pubblicità.





E. Bartolini,
I naviganti della Meloria
ill. interna di Luca Fornari
E. Salgari,
I pescatori di trepang
Bietti, 1925, cover


Illustra due titoli salgariani: I naviganti della Meloria (Donath, 1902, firmato
E. Bartolini)e I pescatori di trepang (Società Editrice Milanese, ed. successiva, n.d.)


E. Bartolini,
I naviganti della Meloria
ill. interna di Luca Fornari
E. Bartolini,
I naviganti della Meloria
ill. interna di Luca Fornari

E. Salgari,
I pescatori di trepang
ill. interna di Luca Fornari
E. Salgari,
I pescatori di trepang
ill. interna di Luca Fornari

GAMBA, PIPEIN (GARUTI GIUSEPPE, 1868-1954)

Nasce a Modena il 1o novembre 1868 da Giovanni ed Erminia Montorsi. Abbandona gli studi di ragioneria per dedicarsi alle belle arti. Appena 15enne collabora ad alcuni giornali locali satirici, come La lanterna, Il Tampel, Il marchese Colombi. Nel 1888 si trasferisce a Genova e collabora con gli editori Fratelli Tasca, e disegna per alcuni periodici genovesi. Usa lo pseudonimo Pipinus da Modona, poi Pipein Gamba, disegnando una gamba e una pipa incrociate. Nel 1889 collabora al settimanale umoristico Il gradasso e lavora per Il successo con immagini di vita. Dal 1891 e per molti anni collabora al settimanale Epoca, compresa la grande illustrazione della prima pagina. Dal 1892 è anche costumista teatrale, e collabora al settimanale Falstaff diretto da Gustavino. Nel 1895 illustra I misteri della giungla nera di Salgari e in seguito diviene buon amico dell'autore, insieme con il quale allestisce le pose per la realizzazione delle illustrazioni. Nel 1898 crea la testata di Liguria Sportiva, rivista mensile della società di ginnastica Doria. Nel 1902 illustra l'edizione dell'Eneide trascritta da .... in dialetto genovese. Realizza cartelloni pubblicitari, manifesti, etc. E' collaboratore artistico del teatro Cerlo Felice di Genova, ma collabora anche con La Scala milanese. Conosce Marinetti e Boccioni, e per un certo tempo frequenta i futuristi. Nel 1914 partecipa alla Prima Esposizione di caricatura ed umorismo. Muore a Genova nel 1954.



E. Salgari,
Le tigri di Mompracem

Donath, 1900
cover di Pipein Gamba

Giuseppe Garuti, figurino
di "soldato valoroso"


E. Salgari, I pirati della Malesia, ristampa Vallardi, 1941
cover di Pipein Gamba

E. Salgari, I pirati della Malesia, ristampa Vallardi, 1941
ill. int. di Pipein Gamba

Illustra integralmente 13 testi salgariani, e due insieme con altri illustratori.
A detta della critica la sua maggiore interpretazione dello spirito salgariano si ha
con il Corsaro Nero, laddove Della Valle aveva dato una certa mollezza alle fattezze
di copertina del personaggio. E' il primo illustratore di Sandokan e di Yanez.
I misteri della giungla nera (Donath, 1895)
I Robinson italiani (Donath, 1896)
I pirati della Malesia (Donath, 1896)
Il Capitano della Djumna (Donath, 1897)
Le stragi delle Filippine (Donath, 1897)
Al Polo Nord (Donath, 1898 e 1903)
Il Corsaro Nero (Donath, 1898)
La Costa d'Avorio (Donath, 1898)
La capitana del Yucatan (Donath, 1899)
Le caverne dei diamanti (Donath 1899, firmato E. Bartolini)
Le tigri di Mompracem (Donath, 1900), insieme con Carlo Linzaghi
La Stella Polare e il suo viaggio avventuroso (Donath, 1901)
Il fiore delle perle (Donath, 1901)
La regina dei Caraibi (Donath, 1901)
Un dramma nell'Oceano Pacifico (Bemporad, ed. successiva del 1908)
insieme con G.G. Bruno e cover di A. Della Valle.



E. Salgari,
I pirati della Malesia

Donath, 1896
ill. int. di Pipein Gamba

E. Salgari,
Il Corsaro Nero

Donath, 1898
ill. int. di Pipein Gamba




E. Salgari, Il Corsaro Nero
ristampa Vallardi, 1942
ill. int. di Pipein Gamba


LINZAGHI, CARLO (1866-1915)

Illustratore libri di avventura per i principali editori milanesi, ma collabora anche con Fortunino Matania per una serie iconografica di Garibaldi. E' tra i primi collaboratori di Casa e famiglia dell'editore Sonzogno. Nel
1890 disegna i costumi per la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni.
L'editore Giuseppe Celli ristamperà in edizioni successive negli Anni Venti I pescatori di trepang con i suoi disegni originali.


Illustrazione di copertina di Carlo Linzaghi per Il Secolo Illustrato,
Anno XVII, 5 febbraio 1905,
riproducente l'Esposizione nel palazzo di Brera a Milano dei bozzetti
per il monumento a Giuseppe Verdi
(disegno, riproduzione parziale)

Illustrazione interna di Carlo Linzaghi per Il Secolo Illustrato,
Anno XVII, 5 febbraio 1905,

per la novella "Eliana" di Léon de Tinseau


Illustra tre testi salgariani: I pescatori di trepang (Cogliati, 1896),
Le tigri di Mompracem
(Donath, 1900, ill. interne) insieme con Pipein Gamba,
e I solitari dell'oceano (Donath, 1904).

E. Salgari, Le tigri di Mompracem, Donath, 1900
illustrazioni interne di Carlo Linzaghi

E. Salgari, Le tigri di Mompracem, Donath, 1900
illustrazioni interne di Carlo Linzaghi

PAOLETTI, RODOLFO (n. 1866)

Nasce a Venezia il 23 aprile 1866 da una famiglia di artisti: si citano nelle bibliografie Paoletti Antonio (VE, 1833-1917), padre di Paoletti Sylvius (VE, 1864-1921), e Paoletti Antonio Ermolao (VE, n. 1844), ma non si sa che tipo di parentela ci sia tra tutti. Frequenta l'Accademia a Venezia ma non termina i corsi, per cui viene considerato un autodidatta. Trasferito a Milano, si dedica all'illustrazione di giornali e riviste, ed esordisce nel 1897 alla Biennale di Brera con "Extra muros", che viene acquistato da Umberto I. Nel 1898 vince il concorso Mylius con "In cortile", conservato a Brera. Alla Galleria d'Arte Moderna di Roma si conserva l'olio "A Venezia" che fu esposto a Torino nel 1917; a Venezia nella sede della Camera di Commercio si conserva "Dove Wagner sognava". Nel 1922 espone "Silenti armonie", nel 1924 espone "Rifugio d'anime" e "Silenzi parlanti" (tutti appartenenti a collezioni private).


Rodolfo Paoletti, cartolina "Esercito italiano - Cavalleria (Lanceri)"



Rodolfo Paoletti, illustrazione per "Invocazione a Dante" di Arturo Colautti,
Natura ed Arte, 1901

Illustra un solo titolo salgariano: I figli dell'aria (Donath, 1904)


E. Salgari, I figli dell'aria, Donath, 1904
illustrazioni interne di Rodolfo Paoletti

E. Salgari, I figli dell'aria, Donath, 1904
illustrazioni interne di Rodolfo Paoletti


Rodolfo Paoletti, testata della rubrica "Lettere alla contessa lontana",
Natura ed Arte, 1901



SARRI, CORRADO (1866-1944)

Pittore e incisore, nasce a Firenze da Egisto e Carlotta Ruggini, è allievo di Antonio Ciseri. Tiene lo studio in via della Robbia insieme con Vittorio Corcos, Eugenio Cecconi e altri. A fine secolo si dedica all'illustrazione editoriale con Bemporad, che abitava nella stessa via della famiglia Sarri, e per la celebre casa fiorentina disegnerà anche un Pinocchio (1936). Illustra sporadicamente per alcuni giornali (L'Avventuroso, L'Asino e Italia ride). Biografia completa in: Anna Levi, Storia della Biblioteca dei Miei Ragazzi.




illustrazione di Corrado Sarri per Jack La Bolina


Illustra due titoli salgariani: La montagna d'oro (Biondo, 1901) e
Le stragi della China
(Biondo, 1901), entrambi firmati Cap. Guido Altieri.


Guido Altieri, Le stragi della China, Biondo, 1901
illustrazioni interne di Corrado Sarri

TANGHETTI, ARNALDO

Attivo nei primi decenni del secolo, illustra il periodico salgariano Per terra e per mare, e per l'editoria libraria.



A. M. Gianella, Il giaguaro, ill. di A. Tanghetti, cover
(courtesy Felice Pozzo)

Illustra due titoli salgariani: Le aquile della steppa (Donath, 1907), insieme con A. Della Valle, e La Bohème italiana (Bemporad, 1909) insieme con G. Amato.


E. Salgari, La Bohème italiana, Bemporad, 1909
Illustrazioni interne di A. Tanghetti

ZANETTI, ENRICO






E. Salgari, Gli orrori della Siberia, Donath, 1900
illustrazioni interne di Enrico Zanetti







Illustra un solo titolo salgariano: Gli orrori della Siberia (Donath, 1900).


E. Salgari, Gli orrori della Siberia, ristampa Vallardi, 1932, cover

E. Salgari, Gli orrori della Siberia, ristampa Vallardi, 1932.
Le illustrazioni interne sono sempre quelle di Enrico Zanetti dell'edizione
originale, ma come si vede la qualità della stampa è assai inferiore


ILLUSTRATORI DI EDIZIONI SUCCESSIVE
AMADIO, ORESTE (1873-1948)

Biografia in ILLUSTRATORI A-C

Illustra apparentemente solo una cover salgariana:


E.Salgari, I nufraghi del Poplador, Barion, 1922
cover di Oreste Amadio

(courtesy Attilio Coltorti)

BETTI, DARIO (1891-1997)

Biografia in ILLUSTRATORI A-C


Illustra otto cover per la Casa Editrice Bemporad:
Il bramino dell'Assam (1928), La caduta di un impero (1928),
I corsari delle Bermude (1928), La crociera della Tuonante (1928),
Il figlio del Corsaro Rosso (1928), Sandokan alla riscossa (1928),
Sulle frontiere del Far-West (1928), Gli ultimi filibustieri (1928).



E. Salgari, Il Bramino dell'Assam, Bemporad, 1928
cover di Dario Betti

NB Altre copertine sono riportate alla pagina dediacata ad Emilio SALGARI


BRUSA, ANGELO (1886-1963)

Figlio di Eugenio Brusa, nasce a Milano nel 1886. Pittore di figure e incisore; la sua attività si svolge tutta fra Milano e Torino. Professore di disegno. Autore di Elementi di ornato ad uso della gioventù (fonte: Abacus Arte, ma il titolo non risulta in OPAC). Ha illustrato la 10° edizione dei "Naufragatori...." (1907) per la Società Editrice Milanese, ristampata da Bietti nel 1922. Muore a Torino nel 1963.



E. Salgari, I naufragatori dell'Oregon, Bietti, 1922.
cover di Angelo Brusa



Illustra un unico testo salgariano: I naufragatori dell'Oregon (Bietti, 1922).


E. Salgari, I naufragatori dell'Oregon, Bietti, n.d.
ill. int. di Angelo Brusa

BRUGO, GIULIO (n. 1885)


E. Augusto Berta, Fiabe e storielle, Paravia, 1922
cover di Giulio Brugo
(courtesy D. Legnani)



Illustra due cover per la Casa Editrice Paravia:
Al Polo Australe in velocipede
(1924)
e
Avventure fra le Pelli-rosse (1920, solo cover).



E. Salgari,
Al Polo Australe in velocipede, Paravia, 1924
cover di Giulio Brugo



CASTELLI, VINCENZO (1884-1942)

Nasce il 30 gennaio 1884 a Melegnano (Milano) da Guglielmo e Caterina Rognoni, ultimo di quattro figli (Giuseppe, Cesarina, Franco). Vincenzo perde il padre a soli 35 giorni di vita e la madre lo mette a balia a Salerano sul Lambro. Frequenta la scuola di Brera a Milano e successivamente la Scuola Superiore d'Arte al Castello, sempre a Milano. Sposa una sua compagna di studi, Clelia Minichini, con la quale si trasferisce per alcuni anni a Firenze; quindi ritorna a Milano dove abita in via Catalani. Artista di buon livello compositivo ma dal carattere schivo (non volle mai allestire una personale nè partecipare ad alcuna mostra) si dedica
alla tecnica dell'acquerello dando la preferenza ai soggetti infantili; collabora ai primi fumetti per bambini per il Gruppo Editoriale Del Duca, e crea il personaggio di Superbone per Il Monello. Come tanti, sbarca il lunario come cartolinista, ma di questa attività fa una vera arte: i soggetti infantili, sempre graziosissimi bimbi, vengono rappresentati in atteggiamenti da adulti: i maschietti fanno gli omini e le bambine fanno le signorinette. I personaggi delle sue cartoline sono gioiosi, un po' beffardi, caricature di bambini dipinti in pose da adulti. Come illustratore lavora per le case editrici Ricordi, Mondadori, Istituto d'Arti Grafiche di Bergamo, Signorelli. Come pittore ad olio viene ricordato "La Nuova Italia. Rassegna mensile illustrata", n° 6-7 del giugno-luglio 1929. E un bell'articolo di Giuseppe Gerosa Brichetto è in "Il Melegnanese", anno XIV (1/8/1981) pp. 2-3.. Muore il 2 settembre 1942 a Milano dopo una malattia.
(Altre foto in: www.castellidezza.altervista.org)

Vincenzo Castelli
(courtesy Bruna Castelli)




E. Fabietti,
I Fratelli Bandiera
,
Bibliotechina de La Lampada
cover di Vincenzo Castelli
Anonimo,
Cari folletti,
Vallardi, 1919
ill. di Vincenzo Castelli


Vincenzo Castelli, due cartoline per Degami



Illustra due testi salgariani per la Casa Editrice Giuseppe Celli: I drammi della schiavitù (1923) e Il re della montagna (ca. 1920)


E. Salgari, I drammi della schiavitù, Casa Editrice Celli, 1923
illustrazioni interne di Vincenzo Castelli
Si ringrazia per la collaborazione la Dott.ssa Antonella Imolesi,
Resp. Unità Fondi Antichi, Manoscritti e Piancastelli
Biblioteca Comunale "A. Saffi", Forlì




E. Salgari, Il re della montagna, G. Celli, ca.1920
cover di Vincenzo Castelli
(courtesy Fabio Iacusso)


E. Salgari, Il re della montagna, G. Celli, ca. 1920
illustrazioni interne di Vincenzo Castelli
(courtesy Fabio Iacusso)

Vincenzo Castelli, cartoline


COSSIO, CARLO (1907-1964)

Pittore, illustratore e fumettista. Nasce a Udine nel 1907. Realizza insieme col fratello Vittorio (1911-1984) film a disegno animato e illustra storie a fumetti che incontrano il favore del pubblico (Kansas Kid, Buffalo Bill, su testi di altri, Dick Fulmine su testi sia di altri sia propri). Per Nerbini pubblica un testo suo, La baleniera misteriosa, ovviamente da lui illustrato. Nel 1937 illustra un Pinocchio a fumetti sull'omonimo giornalino. Muore a Milano nel 1964.
(Fotografia visibile in Google.images)


E. Salgari, Ipescatori di trepang, Carroccio, 1945
cover di Walter Molino

Illustra un unico testo salgariano: Ipescatori di trepang, Carroccio, 1945 (solo interni)


E. Salgari, Ipescatori di trepang, Carroccio, 1945
illustrazioni interne di Carlo Cossio

CROTTA, GIOVANNI (1878-1958)

Nato a Treviglio nel 1878, è attivo dal 1896 agli anni Quaranta del Novecento. Dal 1902 al 1910 insegna disegno a Bergamo. Espone in Francia al Salone degli Indipendenti, Berlino e a New York. Collabora a diverse testate con disegni e fumetti, e illustra per l'editoria infantile anche in collaborazione con Giove Toppi.


Illustrazione interna di Giovanni Crotta per Il Secolo Illustrato,
Anno XVII, 5 febbraio 1905,
per la novella "La quercia rossa" di E. Passeraz

Illustra I re della montagna (Ghelfi, 1922) e I naufraghi del Poplador (Sonzogno, 1927).



E. Salgari,
I re della montgna
,
Ghelfi, 1922
ill. Giovanni Crotta
(courtesy Tesori di carta, Bologna)
E. Salgari,
I naufraghi del Poplador
,
Sonzogno, 1927
cover e ill. int. di Giovanni Crotta
(courtesy Libreria Marini, Valenzano BA)


DALMONTE CASONI, LUIGI (1881-1966)

Illustratore per l'editoria e grafico pubblicitario. Ad inizio secolo è già direttore artistico della Tribuna Illustrata, collabora a varie testate giornalistiche come L'Avanti della Domenica, ed è copertinista per Il Giornalino della Domenica, La Lettura e Il romanzo mensile. Nel 1912 a Milano tiene dei corsi serali di pubblicità organizzati dalla Camera di Commercio; poi emigra e lavora in Svizzera, Inghilterra, Canada e Stati Uniti. Qui, tra il 1919 e 1920, lavora con la nota agenzia pubblicitaria George Ethridge & Co., dove apprende le metodologie dell'arte pubblicitaria legata alla psicologia del consumatore. Rientrato in Italia, nel 1922, fonda la propria agenzia ACME, notissima per le campagne della Rinascente, di cui lancia varie iniziative inclusa quella di inserire bar e ristorante all'interno dei locali; e poi quelle di Cirio, Fernet Branca, Cinzano, Pirelli, etc. Per lui lavora anche Marcello Dudovich.


La Tribuna Illustrata,
Anno XVIII, n° 6, 6 febbraio 1910
cover e ill. interna di Luigi Dalmonte


Illustra un unico testo salgariano: Le tigri di Mompracem (Donath 1911, solo cover)


E. Salgari, Le tigri di Mompracem (Donath, 1911)
cover di Luigi Dalmonte





D'ANTONA, MARIO

Emilio Salgari, Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, Viglongo,
cover di Mario D'Antona. Sin: n.d., dx: 1946


Emilio Salgari, Duemila leghe sotto l'America,
ristampa Viglongo, 1946
cover di Mario D'Antona (ill. interne di Fabio Fabbi)

Illustra diversi titoli per la casa editrice Viglongo:
Cartagine in fiamme
(n.d.), Al Polo Nord (n.d.), La città dell'oro (n.d., solo cover), Le due tigri (n.d., solo cover), Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (1946), La montagna di luce (n.d.), Le pantere di Algeri (n.d.), La tigre della Malesia (n.d., solo cover), Capitan Tempesta (1946), Il capitano della djumna (1946), Il Corsaro Nero (1946), La Regina dei Caraibi (1946 e succ., ed. 1947 solo cover), Duemila leghe sotto l'America (1946, solo cover), Le avventure di Simon Wander (1947, solo cover), Il continente misterioso (1947, solo cover), Un dramma sull'Oceano Pacifico (1947, solo cover), La perla sanguinosa (1947), Il sotterraneo della morte (1947, solo cover), Il tesoro della montagna azzurra (1947, solo cover), Le tigri di Mompracem (1947, solo cover); diversi falsi salgariani a firma L.Motta/E. Salgari: I cacciatori del Far-West (1949, solo cover), Addio Mompracem (1949, solo cover), La gloria di Yanez (1949, solo cover); e successive edizioni negli anni Cinquanta, in genere solo cover con interni originali o rielaborati da altri.


Emilio Salgari,
La regina dei Caraibi,
Viglongo, 1947
cover di Mario D'Antona
(courtesy Libreria Giorni, Firenze)
Emilio Salgari,
Il continente misterioso
Viglongo, 1947
cover di Mario D'Antona
ill. int. di Domenico Natoli

FABBI, FABIO (1861-1946)

Biografia in ILLUSTRATORI D-L



Illustra due cover per la Casa Editrice Sonzogno:
Il tesoro del Presidente del Paraguay (1927) e Duemila leghe sotto l'America (1931).
alcune cover per Bemporad, nelle ristampe degli Anni Venti,
ed inoltre alcune cover dei "falsi" a cura di Nadir Salgari.


E. Salgari, Duemila leghe sotto l'America, Sonzogno 1931
cover di Fabio Fabbi

GIOBBE, FAUSTO





Illustra due cover per la Casa Editrice Sonzogno:
Le due tigri (1936) e Le tigri di Mompracem (1936).


E. Salgari,
Le tigri di Mompracem, Sonzogno, 1936, cover


E. Salgari, Le tigri di Mompracem, Sonzogno, 1936, ill. interne

LOMBARDI, AMBROGIO







M. D'Azeglio,
Niccolò de' Lapi
,
Sonzogno (ed. a fascicoli), 1922
ill. di Ambrogio Lombardi

Victor Hugo,
I miserabili,
Sonzogno (ed. a fascicoli), 1922
ill. di Ambrogio Lombardi

Illustra due edizioni per la Casa Editrice Sonzogno:
La scimitarra di Budda
(1922) e Il re della montagna (1925).


Emilio Salgari,
La scimitarra di Budda,
Sonzogno, 1941
cover e ill. int. di Ambrogio Lombardi
Emilio Salgari,
Il re della montagna,
Sonzogno, 1925
cover e ill. int. di Ambrogio Lombardi
(courtesy Libreria Marini, Valenzano BA)


Emilio Salgari,
La scimitarra di Budda,
Sonzogno (ed. a fascicoli), 1922
cover fascicolo n° 1
Emilio Salgari,
La scimitarra di Budda,
Sonzogno (ed. a fascicoli), 1922
ill. interna di A. Lombardi

MELANDRI, IGNAZIO


Illustra un unico testo salgariano: Gli scorridori del mare (firmato Salgari, Vallardi, 1929).


Gli scorridori del mare (firmato Salgari, Vallardi, 1929)
cover di Ignazio Melandri

MINARDI, ADRIANO


Biografia in BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE - ILLUSTRATORI




Emilio Salgari,
Il sotterraneo della morte,
Sonzogno, 192
cover e ill. int. di A. Minardi
Emilio Salgari,
Il terno volante,
Sonzogno, 1927
cover e ill. int. di A. Minardi
(courtesy Libreria Marini, Valenzano BA)

Emilio Salgari,
La rosa del Dong-Giang,
Sonzogno, 1927
cover e ill. int. di A. Minardi
Emilio Salgari,
La regina dei Caraibi,
Viglongo, 1947
ill. interna di A. Minardi
(courtesy Libreria Giorni, Firenze)

Illustra diverse edizioni per la Casa Editrice Sonzogno:
La favorita del Mahdi (1920), La scimitarra del Budda (1922),
La rosa del Dong-Giang
(1925), La montagna d'oro (1926),
Le stragi della China (1926),
Al Polo Australe in velocipede (1928), Il sotterraneo della morte (n.d.),
Il treno volante
(n.d.).
Per la casa editrice Viglongo illustra gli interni di: Il sotterraneo della morte (1947),
Il treno volante (1947), La regina dei Caraibi (1947).



E. Salgari, La favorita del Mahdi, Sonzogno, 1920, cover

E. Salgari, La favorita del Mahdi, Sonzogno, 1920,
illustrazioni interne


MUSSINO, ATTILIO (1878-1954)

Biografia in ILLUSTRATORI M-R



Illustra I predoni del gran deserto (Sonzogno, 1929) e
La rosa del Dong-Giang (Belforte, 1907).


E. Salgari, La rosa del Dong-Giang, Belforte, 1907
cover di Attilio Mussino
(courtesy www.libriefumettidacollezione.it)


NATOLI, DOMENICO (1885-1968)

Figlio di Luigi Natoli (BIOGRAFIA in LUIGI NATOLI), (è il secondo dei tre figli della prima moglie), nasce a Palermo il 22 marzo 1885; la famiglia è a Napoli per un certo periodo ed egli studia all'Istituto dei Belle Arti di quella città. E' pittore, illustratore e pubblicista, come il fratello Edgardo. Si trasferisce in seguito a Roma dove frequenta l'ambiente anticlericale ma anche l'intellighenzia. Collabora al Capitan Fracassa e, più avanti, al Giornalino della Domenica di Vamba.
Prende parte, assieme ai fratelli, alla Grande Guerra, dove viene decorato con medaglia d'oro. In seguito si trasferisce a Milano dove collabora per molti anni al Corriere dei Piccoli. Muore a Varese nel 1968.


E. Salgari, Il continente misterioso,
ristampa Viglongo, 1947
ill. interne di Domenico Natoli
(cover di D'Antona)

Illustra diverse edizioni successive:
Il re della montagna (Gloriosa, 1921), e cinque per la Casa Editrice Sonzogno:
Il continente misterioso (1927), Nel paese dei ghiacci (1929), I naviganti della Meloria (1930), Avventure straordinarie di un marinaio in Africa (1930), I misteri della jungla nera (1936), I pirati della Malesia (1936).
Inoltre per la casa editrice Viglongo gli interni di:
Il Re del mare (1946), Il continente misterioso (1949),
I misteri della giungla nera (1947),
I pirati della Malesia
(1947).



E. Salgari, Il continente misterioso, Sonzogno, 1927
cover e ill. int. di Domenico Natoli
(courtesy Libreria Marini, Valenzano BA)

RIVOLO, GIUSEPPE

BIOGRAFIA in corso di elaborazione



E. Salgari, La città dell'oro, Mondadori, 1929, ill. int. di Giuseppe Rivolo

Illustra La città dell'oro (Mondadori, 1929). Il titolo è riprodotto anche da Viglongo (n.d.) con i medesimi interni di Bonamore e De Bini dell'ed. originale e cover di Mario D'Antona.




E. Salgari, La città dell'oro, Mondadori, 1929, cover




ROMANELLI, CARLO (1884-1957)

Nasce a Livorno il 2 ottobre 1884 da Cesare e Adele Coccoluto Ferrigni, sorella di Pietro, famoso scrittore e umorista noto con lo psedudonimo di Yorick. Di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale, sposa a Livorno Margherita Pellegrini il 30 dicembre 1918. Abita e insegna a Livorno, e prende parte attiva alla cultura cittadina: nel 1920 fa parte del gruppo di artisti che fondarono il "Gruppo Labronico", con esposizione annuale delle opere non solo a Livorno ma anche a Roma e Milano.
Nel 1945, a causa dei pesanti bombardamenti che tormentano la città,
si trasferisce a Cascina, che da Livorno non dista molto, e si dedica alla pittura; non disdegna anche l'illustrazione, in particolare per la casa editrice Belforte, pure livornese.
Muore il 5 luglio 1957 all'ospedale di Pontedera dopo breve malattia.
La Redazione ringrazia S.V. e P.M. per le informazioni cortesemente fornite.


E. Salgari, La giraffa bianca, Sonzogno, 1928
La cover è ripresa dall'originale di Belforte (a ds.), la firma CRI è
seminascosta sul leopardo di sin. nel retro di copertina.
Gli interni sono sempre gli originali di G.G. Bruno.


N.B. Numerose covers di Carlo Romanelli alla pagina BELFORTE


Illustra le cover di quattro titoli per la Casa Editrice Belforte nelle ed. successive, dove lo pseudonimo G. Landucci viene sostituito dal nome di E. Salgari:
La giraffa bianca
(n.d.), La gemma del fiume rosso (n.d.),
La rosa del Dong-Giang (1922), e Sul mare delle perle (n.d.);
tutte le ill. int. sono le medesime della prima edizione,
eseguite da Giuseppe Garibaldi Bruno.


Tre titoli per la Casa Editrice Belforte, tutti senza data




ROSSO, NICOLA (1910-1981)

Nico Rosso nasce il 19 luglio 1910 a Torino, dove frequenta l'Accademia Albertina; al termine degli studi si trasferisce in Francia, come molti artisti a quell'epoca, dove risiede un paio d'anni. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale la famiglia si trasferisce in Brasile. Là Nico Rosso dirige la Editora Brasilgrafica, ma al contempo collabora con diverse riviste di fumetti. Verso il 1976 viene colto da grave malattia e cessa ogni attività. Muore in Brasile il 10 ottobre 1981.







Illustra Le figlie dei faraoni (Viglongo, 1947), Il Re del mare (Viglongo, 1946, solo cover).


E. Salgari, Le figlie dei faraoni (Viglongo, 1947)
ill. interne di Nico Rosso

SANTINO, M.








Illustra un unico testo salgariano: La scimitarra di Budda (Barion, 1921)


E. Salgari, La scimitarra di Budda (Barion, 1921)
cover di M. Santino

SCARPELLI, TANCREDI (1866-1937)

Fratello di Filiberto Scarpelli
Biografia in ILLUSTRATORI S-Z


Epaminonda Provaglio, Vita di Garibaldi, Nerbini, 1932
Ill. interne di Tancredi Scarpelli

Illustra Avventure fra le Pelli-rosse (Sonzogno, 1927)e I naufragatori dell'Oregon (Sonzogno, 1931); Attraverso l'Atlantico in pallone (Viglongo, 1947, ill. interne).


E. Salgari, Avventure fra le Pelli-rosse, Sonzogno, 1927
cover e ill. int. di Tancredi Scarpelli
(courtesy Libreria Marini, Valenzano BA)





TERZI, ALEARDO (1870-1943)

Biografia in ILLUSTRATORI S-Z


Illustra Il figlio del Corsaro Rosso (Sonzogno, 1934), solo cover,
gli interni sono ripresi dagli originali di Della Valle.



E. Salgari, Il figlio del Corsaro Rosso, Sonzogno, 1934
cover di Aleardo Terzi

TOGLIATTO, LUIGI (1921-2014)

Nasce a Lanzo Torinese il 5 giugno 1921; frequenta a Torino l'Accademia Albertina e collabora con vari architetti. Trasferitosi a Milano nei primi anni Quaranta, lavora come grafico pubblicitario, animatore e scenografo. Tornato a Torino si dedica alla pittura e all'illustrazione: tra il 1947 e il 1951 illustra testi di Salgari per la Casa Ed. Viglongo ma illustra anche per le Edizioni Paoline, Salvadeo, SEI, Paravia e altre sempre nella zona piemontese. Insegna arte e come pittore si specializza in arte sacra. Sue sono diverse opere, di cui citiamo solo: la pala storica realizzata per il Collegio di Lanzo che raffigura don Bosco accanto a un giovanetto; una tela di notevoli dimensioni (3,34 mt. x 1,45 mt) ora sistemata dietro l'altar maggiore della chiesa della Confraternita dello Spirito Santo di Orbassano; per il terzo centenario dell'assedio di Torino del 1706 una tavola del polittico effigiante Pietro Micca, posto nella cripta del Santuario di Nostra Signora della Salute di Torino. Lavora anche nell'ambito del fumetto collaborando alle storie di Texas Bill pubblicate sull'album Victory Mignon (1948-49). Muore a Torino l'11 ottobre 2014.
(parte del testo deriva dal sito www.guidafumettoitaliano - Alberto Becattini)






E. Salgari, Gli orrori della Siberia, Viglongo, 1949,
illustrazioni interne di Luigi Togliatto

Illustra per la casa editrice Viglongo:
La sovrana in campo d'oro (1947), Le aquile della steppa (1947), Attraverso l'Atlantico in pallone (1947, solo cover), Alla conquista di un impero (1947, solo cover), La capitana del Yucatan (1947), La sovrana in campo d'oro (1947), Il tesoro del Presidente del Paraguay (1947, solo cover), Il treno volante (riediz. de La montagna d'oro, 1947, solo cover), I solitari dell'Oceano (1948), La costa d'avorio (1949), Gli orrori della Siberia (1949), I figli dell'aria (1949), I minatori dell'Alaska (1949), I predoni del Sahara (1949), I Robinson italiani (1949), Gli scorridori del mare (1949), L'uomo di fuoco (1949), ed altri negli anni successivi.



E. Salgari, I figli dell'aria, Viglongo, 1949,
cover e ill. int. di Luigi Togliatto. La firma è nel retro di copertina.



E. Salgari, Il teno volante, Viglongo, 1947, cover di Luigi Togliatto


TOPPI, GIOVE (1889-1942)

Nasce ad Ancona da Pietro (Ancona 1855 - Firenze 1925), scenografo al San Carlo di Napoli, pittore paesaggista, che insegna l'arte ai due figli Giove ed Orfeo. Ha anche delle figlie femmine.
Giove diviene pittore figurinista e paesaggista, illustratore per l'editoria, Durante la Prima Guerra Mondiale collabora a La Voce del Piave, nel 1919 al Giornalino della Domenica, nel 1934 al Brivido, ai giornali satirici torinesi Fischietto e Pasquino; trasferito a Firenze, la sua collaborazione maggiore è con la casa editrice Nerbini, per cui, insieme con il fratello Orfeo, crea una serie di figurine e caricature politiche, che escono regolarmente sul 420. Con lo pseudonimo di "Stop" illustra albi e fascicoli per bambini, romanzi d'appendice e quant'altro pubblica la casa Nerbini, attivissima negli Anni Trenta. Sempre per Nerbini, nel 1932 si afferma come il primo disegnatore italiano di Topolino. I titoli da lui illustrati sono una quarantina, ma innumerevoli sono i giornali e i fascicoli. Muore a Firenze nel 1942.

TOPPI ORFEO (n. Offagna, AN 19/7/1893) si trasferisce a Trieste attorno al 1922. Si deidica alle arti figurative in particolare all'arte sacra. Partecipa a numerose esposizioni: Alba 1922, Hannover 1941, Cremopna 1941 (terzo premio), Triveneta 1943, Udine 1949, Napoli Nazionale Arte Sacra 1950 (medaglia d'oro), Nazionale di Piedigrotta 1950, Internazionale d'Arte Pura 1957 (medaglia d'oro), Reggio Emilia Biennale del Disegno e dell'Incisione 1949. Sue opere sono conservate in diverse chiese.

Epaminonda Provaglio, Vita di Garibaldi, Nerbini, 1932
Ritratto di Don Enrico Tazzoli, martire di Belfiore, di Giove Toppi


Giove Toppi





Illustra La scimitarra di Budda (Quattrini, 1923).



E. Salgari, La scimitarra di Budda, Quattrini, 1923, cover


E. Salgari, La scimitarra di Budda, Quattrini, 1923, illustrazioni interne





ILLUSTRATORI DI FUMETTI SALGARIANI

ALBERTARELLI, RINO (1908-1974)

Nasce a Cesena l'8 giugno 1908 da famiglia disagiata, tanto che deve interrompere gli studi e lavorare fin da giovanissimo. Nel 1928 si trasferisce a Milano, e inizia a collaborare come illustratore a numerose riviste tra le quali Il Balilla e Il cartoccino dei piccoli (che dirige dal 1933 al 1935), Argentovivo. Alla fine degli Anni Trenta cresce la domanda per illustratori di cartoons e anche Albertarelli vi si dedica, creando i suoi propri personaggi, tra i quali il famoso Kit Carson. Collabora con diverse testate umoristiche come il Bertoldo, il Marc'Aurelio, Fra' Diavolo e alla rivista Grandi Firme creata da Boccasile, dove prende il suo posto per la realizzazione dell'immagine di copertina. Illustra anche un Pinocchio (1944). Nel 1965 è tra i fondatori del "Salone internazionale del fumetto" che si tiene a Bordighera e, dall'anno successivo, a Lucca. Muore a Milano il 21 settembre 1974.


Il raro giornaletto Salgari,
seconda serie illustrata da Albertarelli
per le annate 1948-49
(la prima serie per le annate 46-47 erano di Walter Molino)

R. Albertarelli, disegni per il primo numero del romanzo I pirati della Malesia
realizzato a fumetti sul settimanale Salgari, seconda serie, n°17, 16 aprile 1949


Rino Albertarelli è noto per la serie a fumetti edlla rivista "Salgari", settimanale che venne pubblicato per sole due annate, qui riprodotte, ma realizza anche alcune cover a colori per la casa editrice Carroccio: La fidanzata del Mahdi, Carroccio, 1947, con disegni interni di Lubatti; La crociera della Tuonante, Carroccio, 1947, con disegni interni di Lina Buffolente; La gemma del fiume rosso, Carroccio, 1948; Le selve ardenti, Carroccio, 1948; Il tradimento del beduino, Carroccio, 1950; Sulle frontiere del Far-West, Carroccio, 1957.


E. Salgari,
La crociera della Tuonante
,
Carroccio, 1947
cover di Rino Albertarelli
E. Salgari,
Le selve ardenti
,
Carroccio, 1947
cover di Rino Albertarelli



R. Albertarelli, disegno per
I misteri della Jungla Nera,
prima serie, n°13, 31 luglio 1946



Album n°176 della serie Kit Carson, 1949

cover di Rino Albertarelli



MOLINO, WALTER (1915-1997)

Nasce a Reggio Emilia il 5 novembre 1915, dal 1920 vive a Milano. Compie studi classici, ed inizia con illustrazioni umoristiche per giornalini studenteschi. Appena 15enne pubblica i primi schizzi sul giornale Libro e moschetto, notato da Benito Mussolini, viene chiamato per realizzare vignette satiriche sul quotidiano Il Popolo d'Italia. Si dedica da quel momento all'illustrazione del libro e dell'arte pubblicitaria. Collabora al bisettimanale Bertoldo fondato nel 1936 da G. Mosca e al Marc'Aurelio. Nel 1940 sposa Nerina Morra, che gli darà due figli, Marina e Pippo. Nel 1941 inizia la lunga collaborazione alla Domenica del Corriere, alternandosi con Achille Beltrame, e dal 1945 ne sarà l'unico copertinista. Sempre negli Anni Quaranta collabora al Corriere dei Piccoli, al Romanzo mensile, e si specializza nel fumetto. Nel 1946 inizia a disegnare per Grand Hotel, rivista che mescola fotoromanzi, racconti fumettati, e riproduzioni a disegno di fotografie dei divi del momento. Anche il fratello Sergio disegna per questa testata. Nel 1960 vince il Premio Bordighera per una vignetta a tema fisso. Per quanto la sua fama sia indissolubilmente legata all'illustrazione, Molino è anche abile ritrattista ad olio. Muore l'8 dicembre 1997.


Walter Molino,
Autoritratto (1958)
Walter Molino,
Ritratto di mia moglie
(1959)


W. Molino, disegni per il primo numero del settimanale Salgari,
Sulle frontiere del Far West, prima serie, n°1, 8 maggio 1946
(è l'unico testo salgariano disegnato da Molino, salvo una cover -
VEDI Cossio, Carlo in questa stessa pagina.
Non ci risultano altre cover salgariane ma non è detto)



W. Molino, disegni per la conclusione del romanzo Sulle frontiere del Far West,
prima serie, n°15, 14 agosto 1946

Gli albi a fumetti SALGARI - Settimanale di grandi avventure presentano in copertina le firme di Albertarelli o Molino, ma nell'interno vi sono realizzazioni anche di altri:

CHILETTO, FRANCO (1897-1976)
Nasce in un paese del Trentino ma vive a Milano dagli anni Venti; collabora al Corriere dei Piccoli, L'Audace, Topolino, Il Vittorioso. Illustra per l'editoria per ragazzi.

PAPARELLA, RAFFAELE (1915-n.d.)
Nasce a Milano, collabora al Vittorioso, Topolino e realizza il fumetto per Pecos Bill.

SALOMONE, ALBERTO (Bari, 1908-Milano, 1992)

SCUDELLARI, GIORGIO (1908-1966)
Nasce in Cile ma trascorre quasi tutta la vita in Italia, si ritira anziano in Amercia del Sud (muore in Brasile). Collabora con la casa editrice Nerbini per l'e
ditoria per ragazzi, anche in collaborazione con Paolo Lorenzini per i fumetti di Pinocchio. Collabora a L'Avventuroso.

Le tavole di Chiletto sono sempre in monocromia (b/n) o in bicromia (rosa). Il fumetto a firma di Omar Salgari
Le straordinarie avventure del Capitano Salgari è disegnato da Haltor.


Nel maggio 1949 appaiono poche puntate di un fantomatico racconto
"I drammi del Balambangan"
illustrato da A. Salomone



F. Chiletto, disegni per Il Corsaro Nero, ultima puntata
(prima serie, n° 28, 3 gennaio 1947)


R. Paparella, disegni per Il leone di Damasco,
(prima serie, n° 5, 5 giugno 1946)



G. Scudellari, disegni per Le avventure di Simon Wander,
(seconda serie, n° 28, 3 luglio 1949)



R. Paparella, disegni per Le stragi delle Filippine,
(prima serie, n° 16, 21 agosto 1946)


Haltor, disegni per Le straordinarie avventure del Capitano Salgari,
seconda serie, n° 5, 22 gennaio 1949

FOTOGRAFIE:
Le fotografie marcate "copyrighted" in questa pagina sono
state gentilmente concesse dal Fondo di Ricerca Storiografica Brandolini-Morgagni - Sezione Archivio Fotografico e non sono riproducibili senza autorizzazione.
IMMAGINI:
Le illustrazioni marcate "copyrighted" in questa pagina sono state gentilmente concesse dai vari proprietari dei volumi relativi e non sono riproducibili senza autorizzazione.
TESTI:
©
copyright www.letteraturadimenticata.it, dicembre 2014


HOME