letteratura
rosa
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LA BIBLIOTECA DELLE SIGNORINE SALANI: AUTORI E ILLUSTRAZIONI |
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GAUTIER,
THEOPHILE (1811 - 1872)
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GAZZEI
BARBETTI, VITTORIA (1892 - 1934)
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Vittoria Gazzei Barbetti, Il giglio nel roveto, ill. di Alberto Micheli Biblioteca delle Signorine Salani Vittoria Gazzei Barbetti, Il giglio nel roveto, ill. non firmata nellla seconda versione della Biblioteca delle Signorine Salani |
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GILBERT,
MARION (1864 - 1943) |
Marion Gilbert, Colei che se ne va, ill. non firmata Biblioteca delle Signorine Salani |
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GLYN,
ELINOR (1864 - 1943)
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Elinor Glyn, Questa passione chiamata amore, Biblioteca delle Signorine Salani ill. fotografica con uno splendido ritratto dell'Autrice. Il testo non è un romanzo, bensì un compendio di "istruzioni e suggerimenti" per vincere nelle schermaglie amorose. E' seguito da un analogo testo a cura di Francesco Amedeo Doppet, dal titolo Il medico dell'amore. (courtesy E. Samarelli) |
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GOLSWORTHY,
ARNOLD (1865 - 1939) Giornalista, scrittore, critico teatrale e autore egli stesso di pièces brillanti, si firma con il nomigliolo di "Jingle". E' autore di romanzi di quel genere nascente a fine Ottocento che è il romanzo giallo. Nel 1893 fonda insieme con Leonard Raven-Hill il mensile umoristico The Butterfly (1893-94 e 1899-1900), illustrato dallo stesso Raven-Hill, al quale contribuirono nomi illustri quali Baron Corvo, Max Beerbohm, H.D. Lowry, H.G. Wells. TITOLI: My Friend Jarlet, an Original Play, in One Act (1888) Death and the Woman, a Dramatic Novel (1898) A Cry in the Night, a Tale (1899) Hands in the Darkness (1899) The New Master (1901) The Odd Man (1910), anche con lo pseudon. Arnold Holcombe Ping Pong People (1905) A Little World: a Story of to-day and to-morrow (1913) The Fanatic, a Drama in Verse (1925) Pubblicati in Italia: Un grido nella notte (per diverse case editrici) La follia di Alice Batten Giuoco a sorpresa Il covo sul fiume |
Arnold Golsworthy, Un grido nella notte, ill. non firmata Biblioteca delle Signorine Salani |
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GROSSI,
TOMMASO (1790 - 1853) Nasce a Bellano, sul lago di Como, nel 1790; si laurea in giurisprudenza ma non esercita, dandosi alle belle lettere. Esordisce con dei versi dialettali (La Prineide, 1815) seguiti da una novella in ottave, Ildegonda (1820) che ottiene un buon successo. Nel 1834 pubblica il romanzo storico Marco Visconti, che gli regala la fama che ha ancora oggi. Il romanzo è il primo in Italia del genere sentimentale che porterà poi al romanticismo, ma risente ancora della subordinazione della narrazione di fantasia alla verità storica: sarà il Manzoni ad apprendere la lezione e a formare il vero tipo di romanzo storico. Scrive un'altra novella in ottave, Ulrico e Lida (1837). Frequentatore del bel mondo e dell'intellighenzia milanese, è uno degli amici della prima ora della celebre contessa Maffei, e gode anche della personale amicizia del Manzoni. Proprio in casa del Manzoni, in due stanze al pianoterra, egli abita per quasi vent'anni, dalle quali se ne va allorchè Manzoni convola a nozze con Teresa Stampa, donna poco accomodante; pochi mesi dopo si sposa a sua volta e per mantenere la famiglia rinuncia all'attività letteraria ed apre uno studio notarile. Muore a Milano il 10 dicembre 1853 per un curioso incidente: mentre stava chino davanti al caminetto acceso, una chiamata gli fa improvvisamente alzare il capo, lo batte contro il marmo del camino, e il colpo gli è fatale. Qualche anno prima aveva assai sofferto per uno sfortunato incidente: poichè amava gli animali, teneva tra gli altri anche una scimmia, la quale si ingelosì del più piccolo dei suoi figli (Lisa e Peppino, n. 1842), sempre baciato e accarezzato, tanto che lo assalì in un momento in cui era solo e gli morse il viso fino a farlo morire. Questo fatto forse alterò un poco la mente del Grossi, che alcuni dicono fosse bizzarro, umorale e quasi ipocondriaco. Bellano.
Nel 1876 viene eretto un monumento ad opera del Tantardini
sul quale sono incise parole del Manzoni: "Il tuo nome è gloria d'Italia / o tenero e poderoso poeta cui sempre ispirò il cuore". Il 14 settembre 1890 a Bellano ci fu la commemorazione per il centenario di Tommaso Grossi, doverosamente celebrato da tutta la cittadinanza, a cui si riferisce l'immagine qui sopra. |
Tommaso Grossi, Marco Visconti, ill. di G. Costetti Biblioteca delle Signorine Salani
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GUIDI,
TOMMASINA (1835 - 1903) TITOLI: Ho una casa mia! (1879), L'età della moglie: scene della vita reale (1880), Seconde nozze: seguito de L'età della moglie (1881), La contessa Ilario (1882), Il curato di Pradalburgo (1882), Daria Floriani (1883), Evangelina (1884), 28 luglio! (1884), Sorelle d'amore (1885), Il romanzo di due madri (1886), Il segreto di un portafoglio (1886), Alda Bruni (1886), Il patto d'un fidanzato (1888), Orgoglio e amore (1888), Lorenzo Astor (1888), Antonina (1889), Non morire (1890), In cerca di una sposa (1890), Onestà di donna (1890), Casa Rienzi (1891), Maria (1891), Fidanzati (1892), Amori giovanili (1893), Senza madre (1894), L'erede (1894), La rosa della famiglia (1895), Vittorie d'amore (1896), Il medico condotto (1897), Marcella (1897), La signorina (1897), Un voto a Dio (1898), Orizzonti sereni (1899), Alba e tramonto (1900), Fanciulla ideale (1900), La damigella di compagnia (1901), Per un bacio (1902), L'amore dei quarant'anni (1902), Le cinque figlie della signora Bertrand (1903). |
Tommasina Guidi, Marcella, ill. di Cipriano Mannucci Biblioteca delle Signorine Salani |
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GYP
(1849 - 1932) Pseudonimo di Sibylle Aimée Marie Antoinette Gabrielle Riquetti de Mirabeau, nata al castello di Koétsal, a Morbihan, nei pressi di Plumergat (Bretagna) nel 1849. E' l'ultima della famiglia Mirabeau, pronipote di André Mirabeau detto Mirabeau Tonneau, fratello del celebre oratore Gabriel de Mirabeau. Gabrielle, come la chiamano, sente il rimprovero sottinteso di non essere un maschio per continuare la stirpe. I genitori si separano quando è ancora piccola e Gabrielle va con la madre a Nancy. Il padre serve come zuavo pontificio e morirà in Italia qualche giorno prima della battaglia di Mentana. Il nonno, legittimista nonostante abbia servito sotto il secondo Impero, si occupa della sua istruzione: equitazione, scherma, etc. Nel 1867 Gabrielle sposa il conte Roger de Martel de Janville e si trasferisce a Parigi. Dal matrimonio nasce un figlio, Thierry de Martel, che diverrà celebre come neurochirurgo e che si suiciderà all'entrata dei Tedeschi a Parigi nel 1940. Nel 1879 i conti Martel si trasferiscono a Neuilly-sur-Seine. Gabrielle de Martel comincia a pubblicare qualcosa in La Vie parisienne e nella Revue des Deux Mondes. A partire dal 1880 pubblica in volume, sotto lo pseudonimo di Gyp. Nel 1895 acquista il castello di famiglia (le château de Mirabeau), ma le ristrettezze la obbligano a cederlo nel 1907 a Maurice Barrès. Muore nel 1932. I titoli di Gyp sono oltre 120. Narratrice spigliata e spiritosa, nei suoi romanzi si gode l'ambientazione della classe sociale più alta, con i suoi balli, cene, matinée e tradimenti, e dove i personaggi sono caratterizzati a tutto tondo, pieni di verve e motti di spirito. Un gioiellino letterario è senz'altro Il matrimonio di Chiffon, breve e intenso, che venne pubblicato dalla torinese S.A.I.E. (n.d.), dalla milanese Varietas (1914), dalla fiorentina Salani (1921) con numerose ristampe, da Barion (1924), S.A.S. (1954), e infine Mursia (1969). In Francia il testo venne anche portato sullo schermo da Claude Autant-Lara nel 1942, con Odette Joyeux nel ruolo di Corysande detta «Chiffon». TITOLI: Petit Bob (1882) La vertu de la Baronne (1882) Autour du mariage (1883. Ne viene tratta una commedia che viene data al teatro Gymnase) Ce que femme veut (1883) Un homme délicat (1884) Plume et Poil (1884) Sans voiles (1885) Elles et Lui (1885) Autour du divorce (1886) Dans le train (1886) Mademoiselle Loulou (1888) Bob au salon (1889) L'éducation d'un prince (1890) Une Passionnette (1891) Oh! la grande vie (1891) Une Election à Tigre-sur-mer (1890) Mariage civil (1892) Ces bons docteurs (1892) De haut en bas (1893) Le Mariage de Chiffon (1894) Leurs âmes (1895) Le Cœur d'Ariane (1895) Le Bonheur de Ginette (1896) Totote (1897) Lune de miel (1898) Israel (1898) L'Entrevue (1899) Le Pays des champs (1900) Trop de chic (1900) Le Friquet (1901), La Fée (1902) Un Mariage chic (1903) Un Ménage dernier cri (1903) Maman (1904) Le Cœur de Pierrette (1905) Les Flanchards (1917) Souvenirs d'une petite fille (1927)
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HARTWIG,
GEORG (1850 - 1916) Georg
Hartwig, Amore vince rancore, ill. di Alberto Micheli
Biblioteca delle Signorine Salani Dx: la seconda versione nei Romanzi della rosa cover blu, sempre di Alberto Micheli
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HEIMBURG,
WILHELMINA (1848 - 1912) |
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HICHENS,
ROBERT SMYTHE (1864 - 1950) Robert Hichens nasce a Speldhurst in Kent il 14 novembre 1864; studia lettere e musica, e frequenta la scuola di giornalismo a Londra. Di famiglia agiata, può dedicarsi alle belle lettere, ma non solo: fa il paroliere, il giornalista, il commediografo. Non ha una vita privata particolarmente interessante, e il successo che arride ai suoi romanzi rimane localizzato nella sua epoca. Oggi, infatti, non compare nemmeno più nelle antologie, dove invece un tempo compariva quasi sempre con almeno un racconto, How Love Came to Professor Guildea (1900). E' forse noto più per Il garofano verde, che non è un romanzo, che per i numerosi titoli che seguirono. Muore a Londra il 20 luglio 1950. TITOLI: The Green Carnation (anonimo, 1895) trad. Il garofano verde, Longanesi, 1953 An Imaginative Man (1895) trad. L' amante segreta, collana Le streghe: narratori di tutto il mondo n°23, Casa ed. Elios, 1946; L'amante di pietra, collana Romantica straniera n°9, Roma, Campitelli, 1946 Flames (1897) The Slave (1899) Tongues of Conscience (racconti, 1900) How Love Comes to Professor Guildea (1900) trad. Come venne l'amore per il professor Guildea, Feltrinelli, nella raccolta 25 Racconti del Terrore, a cura di Alfred Hitchcock, 1959 The Prophet of Berkeley Square (1901) Felix (1902) Black Spaniel, and Other Stories (1905) The Garden of Allah (1905) trad. Il giardino di Allah, Salani, 1925 Call of the Blood (1905) Bella Donna (1909) trad. Bella Donna, Salani, 1927 The Dweller on the Threshold (1911) The Way of Ambition (1913) In the Wilderness (1917) The Spell of the Holy Land (1914) Snake-Bite (1919) Mrs. Marden (1919) Spirit of the Time (1921) After the Verdict (1924) trad. Dopo il verdetto, collana Adriano Salani n°6, Salani, 1929 The Bracelet (1930) trad. Il braccialetto, collana Adriano Salani n°30, Salani, 1936 The Paradine Case (1933) trad. Il caso Paradine, Salani, 1937 Harps in the Wind (1945) |
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HORLER,
SYDNEY (1888 - 1954) Sydney Henry Horler (detto Harry) nasce a Leytonstone (Essex) il 18 luglio 1888 e muore a Bournemouth il 27 ottobre 1954. Appartiene all'ampia letteratura del genere giallo dalla quale fiorì il genere noir, detto in inglese hard-boiled, che ebbe i suoi massimi autori negli Anni Trenta. Il genere ovviamente è continuato nel tempo, ed oggi viene chiamato in vari modi, anche pulp fiction (che Quentin Tarantino ha reso noto con l'omonimo film). Oggi assistiamo alle degenerazioni di Brett Easton Ellis ed altri seguaci, ma il filone si salva se il narrato rimane nei limiti dell'oleografia, come in Patricia Cornwell o Mary Reichs. Negli Anni Trenta in ogni caso il genere hard-boiled era molto apprezzato, e fiorivano le serie con un unico protagonista, caratterizzato da spericolate avventure, scazzottate, sparatorie, la bella di turno e il finale scontato. Notissima quella de Il Santo (autore: Leslie Charteris) trasposta in serie televisiva con Roger Moore, ma anche i personaggi di Sam Spade (autore: Dashiell Hammet) e Philip Marlowe (autore: Raymond Chandler) che visse sullo schermo con i visi di Humphrey Bogart e di Robert Mitchum. Horler appartiene a questo mondo, e crea la serie di Tiger Standish. The Honourable Timothy Overbury "Tiger" Standish è il figlio di un conte (Earl of Quron), e viene descritto con la tipologia detta Bulldog Drummond-type, cioè forte e virile (oggi diremmo macho), capace di tirare di boxe e di giocare a calcio, ma anche ben vestito, elegante, sempre pronto a dar la caccia ai Bolscevichi o anche semplicemente ai cattivi europei, cioè chiunque si metta contro l'Inghilterra. Con le parole dello stesso Horler, Standish "has all the attributes of a thoroughly likable fellow ... he likes his glass of beer, he is a confirmed pipe-smoker, he is always ready to smile back in the face of danger." Tiger è operativo nella branca del British Intelligence nota come Y 1 ed è sposato con Sonia. Ci chiediamo quanto di Tiger Standish abbia suggerito a Ian Fleming l'incredibile serie di James Bond, ovvero 007.
Tradotti in italiano: Cavalier of Chance (1931) Cavaliere di Ventura, Salani, 1932 Danger's Bright Eyes (1930) Il fascino del pericolo, Salani, I romanzi della sfinge n°13, 1935 The Evil Chateau (1930) Il castello della sciagura, Milano, Casa Ed. Attualità, I Romanzi dell'Indagine n°16, 1942 |
Sydney Horler, Cavaliere di ventura, ill. non firmata Biblioteca delle Signorine Salani Sydney Horler |
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HUGO,
VICTOR (1802 - 1885) Victor-Marie Hugo nasce a Besançon il 26 febbraio 1802; il padre è di umili origini, ma avendo servito come generale sotto Napoleone, si era guadagnato un titolo di conte, che lo scrittore tenta di far passare per antica nobiltà. In famiglia si legge molto, ed anche i due fratelli maggiori di Victor, Abel ed Eugène, si danno alle lettere, l'uno con la compilazione di opere storiche, l'altro facendosi poeta. Nella fanciullezza i tre fratelli seguono il padre nelle campagne d'Italia e di Spagna, al seguito del re Giuseppe Bonaparte. Tornato a Parigi, Vicotr trascorre un certo periodo di tempo presso la madre, che si era nel frattempo separata dal marito, nel convento abbandonato delle Feuillantines. Dal 1815 al 1818, durante la Restaurazione, Victor è convittore nel collegio Cordier per prepararsi al Politecnico, ma la scienza non lo attrae, e decide di consacrarsi alle belle lettere. Subisce in questo periodo le idee della madre, monarchica, e rimane affascinato da Chateaubriand che scriveva su Le Conservateur; insieme con il fratello Abel fonda a sua volta Le Conservateur Litéraire (1819-1821). Hugo non cessa di esaltare la monarchia e denigrare il bonapartismo, sia nel primi romanzi sia nelle odi, e il re Luigi XVIII gli assegna una ricca pensione, il che gli permette di sposare la bellissima Adèle Foucher (1803-1868), che gli darà cinque figli, di cui quattro morti prima dello scrittore: uno in culla (1823), Léopoldine (1824-1843, all'indomani delle proprie nozze), Charles (1826-1871), François-Victor (1828-1873). Adèle (1830-1915, l'unica sopravvissuta al padre, impazzisce a trent'anni e muore in tarda età dopo oltre 50 anni di reclusione). Il matrimonio regge, sebbene Hugo e la moglie siano entrambi infedeli: lei con Sainte-Beuve, lui con l'attrice Juliette Drouet e diverse altre. Nel 1827 scrive Cromwell, lunghissimo dramma mai rappresentato, che in prefazione porta il manifesto romantico di Victor Hugo. Vi si propugnano idee nuove per la letteratura, e la visione particolare di Hugo, che è la teoria del grottesco. Nel 1830 scrive Hernani (incarnazione del bandito generoso) che fa scalpore e consacra la nuova poetica del romanticismo. Nel decennio seguente Hugo scrive moltissimo; nel 1841 viene eletto membro dell'Académie Française. Nel 1845 il Re Luigi Filippo lo crea Pari di Francia. Nel 1848 è deputato all'Assemblea costituente e nel 1849, divenuto democratico, sostiene il regime repubblicano. Dopo il colpo di stato del 1851 deve emigrare a Bruxelles, come tanti altri, e poi a Guernesey, dove trascorre l'esilio, dal quale scrive violenti libelli contro il secondo impero. Fa propaganda all'Italia di Mazzini e Garibaldi. In esilio ci rimane per 18 anni, e scrive moltissimo. Ritorna in Francia alla caduta del Secondo Impero; e nel 1876 è nominato senatore. Quando muore, il 22 maggio 1885, la salma viene vegliata da 12 poeti sotto l'Arc de Triomphe, agli Champs Elisés. La Francia intera si mise in lutto. TITOLI: Odes et poésies diverses (1822) Hand d'Islande (1823) Bug-Jargal (1826) Hernani (1830) Le Roi s'amuse (1832) Lucrèce Borgia (1833) Angelo (1835) Ruy Blas (1838) Notre Dame de Paris (1831) Les Contemplations (1856) Les Misérables (1862) L'Homme qui rit (1869) Quatre-vingt-treize (1873)
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Victor Hugo in una fotografia di Albert Capelle
Victor Hugo, Quatre-vingt-treize nelle edizioni Nelson |
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HULL,
EDITH MAUDE (1880
- 1947) Edith Maude Winstanley, nata Henderson, utilizza lo pseudonimo E. M. Hull; nonostante la fama acquisita rimane schiva e non appare in pubblico. Moglie di un coltivatore del Derbyshire, inizia a scrivere durante la Grande Guerra per passare il tempo. Il primo titolo è The Sheik, che fa scalpore e viene tacciato addirittura di pornografia; certo per l'epoca dev'essere stato uno shock leggere di una aristocratica inglese che, rapita da uno sceicco e portata nella sua tenda nel deserto, viene ripetutamente violentata ma alla fine si innamora perdutamente di lui; ma non è questo aspetto sentimentale a dar scandalo, bensì il fatto che alla protagonista piace immensamente avere questi rapporti carnali con il suo rapitore. Seguono diversi altri titoli dello stesso genere, tuttora ristampati. TITOLI: The Sheik (1919) The Shadow of the East (1921) The Desert Healer (1923) The Sons of the Sheik (1925) Camping in the Sahara (1931) The Lion-Tamer (1928) The Forest of Terrible Things (1939)
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THE SHEIK, 1921. Regia di George Melford con Rodolfo Valentino e Agnes Ayres |
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HUTTEN,
Baronessa (1874-1957)
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INSUA,
ALBERTO (1885 - 1963) Alberto Insúa è lo pseudonimo di Alberto Galt y Escobar. Nasce a La Habana (Cuba) nel 1885 da una famiglia spagnola che aveva là interessi coloniali, a cinque anni ritorna a Madrid dove compie studi di diritto all'Università, ma si sente portato più per classici, che lo porteranno prima al giornalismo poi alla letteratura. Collabora infatti con molti periodici e riviste letterarie nei primi tre decenni del secolo XX, Blanco y Negro, El Liberal, El País, Nuevo Mundo e La Gaceta Literaria. Durante la Prima Guerra Mondiale è corrispondente di guerra da Parigi per il quotidiano madrileno ABC. Ai primi del XX secolo scuote il panorama letterario spagnolo con La mujer fácil (1909) ed altri titoli dove oltre al sentimentalismo viene dato anche un contenuto erotico notevole, ma poi lascia questa corrente e si dedica alla psicologia dei personaggi, ottenendo anche i consensi della critica. El negro que tenía el alma blanca (1922) è il suo maggior successo in patria e all'estero (il titolo viene infatti tradotto in tutte le lingue europee). Muore a Madrid nel 1963. La sua produzione letteraria ammonta ad ltre 70 titoli. TITOLI: La mujer fácil (1909) Las neuróticas (1911) y El demonio de la voluptuosidad (1911) Los hombres: Mary los descubre (1913) Los hombres: Mary los perdona (1914) El negro que tenía el alma blanca (1922) Humo, dolor, placer (1928) La mujer, el torero y el toro (1926) El amante invisible (1930) El barco embrujado (1929) Un corazón burlado (1953) Nieves en Buenos Aires (1955) |
Alberto Insua, Un nemico del matrimonio, ill. non firmata Biblioteca delle Signorine Salani
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JENKINS,
HERBERT GEORGE (1876 - 1923) |
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KRASSNOFF,
PIETRO (1869-1947) Petr Nikolaevich Krasnov discende da antica famiglia cosacca. Durante la Prima Guerra Mondiale è comandante di un Corpo di Cavalleria e viene decorato della Croce di San Giorgio. Nel 1918 viene nominato ataman dei Cosacchi del Don, poi si riunisce all'esercito del Generale Yudenic. Fermo oppositore del bolscevismo, è costretto ad emigrare, dapprima in Germania, poi in Francia. Inizia a descrivere l'amata Russia e la sua caduta nel primo dei suoi testi, Dall'Aquila Imperiale alla bandiera rossa, dove descrive l'epopea russa dal 1894 al 1921. Avute buone recensioni, ne scrive il seguito, Comprendere è perdonare, focalizzato sul terrore bolscevico. Entrambi sono pubblicati nella Collana Adriano Salani, e in seguito anche nell'edizione economica. Muore nel 1947 senza aver raggiunto la fama. TITOLI: Dall'aquila imperiale alla bandiera rossa (1926) Comprendere è perdonare (1930) Tutto passa... : romanzo storico (1930) Napoleon and the Cossacks (1931) L'amazzone del deserto (1932) Il "Largo" di Haendel (1933) L'odio (1935) Unita e indivisibile (1938) Per i ragazzi: Mantyk cacciatore di leoni, ill. di Alberto Zardo (1931) Cuori nel deserto (1931)
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P. Krassnoff, L'amazzone del deserto, ill. di Cipriano Mannucci Biblioteca delle Signorine Salani P. Krassnoff, Comprendere è perdonare nella seconda versione dei Grandi Romanzi Salani (courtesy Libridine, Cooperativa sociale, Ravenna) |
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LE
MAIRE, MARIE EVELINE (1876 - 1961) Nasce a Tonnerre il 25 settembre 1876 da familgia cattolica. Il padre Gustave è commerciante, la madre Juliette calsalinga. Collabora a Les Veillées des Chaumieres e l'Ouvrier. Iscritta alla Société des Gens de Lettres, fu la "madrina" di André Bruyère. Scrive oltre 30 romanzi di tipo sentimentale. Muore a Parigi il 3 maggio 1961. TITOLI: Après le bridge (1913) La méprise de Colette (1914) Le cœur et la tete (1919) Le fiancé inconnu (1923) L'ancetre (1925) La maison d'émeraude (1926) Jeunes filles à marier (1929) L'idylle interrompue (1930) Ninette, jeune mariée (1931) Mon bonheur (1932) Per l'infanzia: La bonne idée de cousine Maria (G&L, 1923) La rose d'or des Fleuroy (G&L, 1925) Une idée de Raymonde (nouvelles, 1926, ill. Maitrejean) Cinq histoires pour Paul et Madelon (1935) Comment vient le bonheur (nouvelles, 1945) |
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LE
MIERE, MARIE (née Nouy) TITOLI: Le grand choc (1918) Les secrets de Vandeure (1918) La voie douloureuse (1919) Le fils de l'étrangère (1920) La demoiselle (1920) Rêves et destinées (1920) Fleur de montagne (1920) La ferme fleurie (1920) Les cousins de la Moynerie (1922) L'invisible présence (1923) Tante Geneviève (1923) Josèphe (1923) La dame de la Blanche-Roque (1925) La rançon de Gisèle (1928) Le fantôme d'Ourville (1928) La Roche-au-Noroit (1930) La villa du bonheur (1930) La revanche du coeur (1930) Trop cher (1930) Le drame du ménage Bruel (1931) L'Essor (1931) |
Marie Le Mière, La rivincita del cuore, ill. di Alberto Micheli Biblioteca delle Signorine Salani |
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LECOMTE
DU NOUY, HERMINE (1855 - 1915) Hélène (Hermine) Oudinot nasce a Parigi nel 1855. Sposa nel 1880 Emile André Lecomte du Noüy, da cui ha un figlio, Pierre (1883-1947), celebre biologo. Appartiene all'alto ceto e tiene naturalmente un salotto, molto ben frequentato dal punto di vista mondano ma anche sul piano letterario; l'influenza dei letterati dell'epoca la porta ad una scrittura diversa da quella delle autrici "per signorine" a lei contemporanee, e i suoi romanzi sono sottilmente pervasi di quello spirito mondano che la porta a scrivere sui rapporti amorosi senza reticenze. Esordisce con una pièce teatrale , Steeple-chase, scènes de la vie mondaine en un acte (1896), scritta a due mani con Suzanne Reichenberg, poi inizia a scrivere romanzi. L'erreur d'aimer (1893) reca la prefazione di un altro scrittore assai popolare e piuttosto osé: Marcel Prévost (autore del famosissimo Les demi-vierges). Quando appare Amitié amoreuse (1896), il romanzo gode di alta risonanza, viene tradotto in tutte le lingue e in seguito continuamente ristampato, ma tanto successo si deve al fatto che Hermine si è ispirata alla corrispondenza da lei intrattenuta con lo scrittore Guy de Maupassant (1850-1893) di cui si mormora sia stata l'amante, o almeno la preferita tra le tante, nel periodo 1883-1885, e dunque molto prima che si desse allo scrivere. Il testo reca la prefazione di Stendhal. Hermine pubblica fino al 1910, poi tace. Muore nel 1915. TITOLI: Bon amis (1892) Désobéissance criminelle (1895) L'amour est mon péché (1898) Le doute (1899, in L'illustration) Le doute puls fort que l'amour (1900) Maudit soit l'amour! (1901) Hésitation sentimentale (1902) En regardant passer la vie (1903, con Henri Amic, 1853-1929) La joie d'aimer (1904) L'amour guette ... (1908) Jours passés (1908, con Henri Amic) La route interrompue (1910, con B. Mayra) |
Hermine Lecomte Du Noüy, Amicizia amorosa, ill. di G. Costetti Biblioteca delle Signorine Salani |
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LEROUX,
GASTON (1868 - 1927)
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LESUEUR,
DANIEL (1860 - 1921) Pseudonimo di Jeanne Loiseau, nata a Parigi nel 1860. Di origini modeste, pensa di darsi all'insegnamento e trascorre un po' di tempo a Londra per perfezionarsi nella lingua, ma non insegnerà mai. Esordisce con la raccolta di poesie Fleurs d'Avril (1882) opera premiata dall'Académie Française. Ancora nel 1885 la raccolta di poesie Sursum corda! ottiene il Gran Premio di Poesia dell'Académie Française, ed è la prima volta per una donna. Nel 1893 traduce le opere di Lord Byron, lavoro sempre premiato dall'Académie. Pubblica inoltre uno studio critico sull'evoluzione dello stato femminile: Evolution féminine, ses résultats économiques nel 1905. E' la prima donna ad essere nominata Vicepresidente della Société des Gens de Lettres e nel 1900 le viene conferita la Legion d'Honneur. Nel 1904 sposa Henri Lapauze, più giovane di ben 7 anni, un noto critico d'arte e alto funzionario governativo. Abitano al 17 di rue d'Aumale. Nel 1905 viene rappresentata la pièce teatrale in 5 atti Masque d'amour con protagonista Sarah Bernhardt, tratta dall'omonimo romanzo uscito l'anno precedente. Muore a Parigi nel 1921. TITOLI: Le mariage de Gabrielle (1882) L'amant de Genéviève (1883) Marcelle (1885) Un mistérieux amour (1886) Amour d'aujourd'hui (1888) Une vie tragique (1890) Un mystérieux amour (1892) Justice de femme (1893) Haine d'amour (1894) Comédienne (1898) Invincible charme (1897) L'honneur d'une femme (1901) Fiancée d'outre-mer (1901) La force du passé (1905) Calvaire de femme (1907) Fils de l'amant (1907) Une âme de vingt ans (1911) M.me
Lapauze, alias Daniel
Lesueur
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LOBETTI
BODONI, GRAZIA TITOLI: Vittoriosa o vinta? (1933) La nonna: commedia in un atto, per signorine (1933) Il Natale di Giorgio: commedia in un atto, per fanciulli (1933) Perdutamente tua (1933) Fili invisibili (1937) Il giuoco del matrimonio (1938) Grazia
Lobetti Bodoni, Fili invisibili, Vittoriosa o vinta?, Il giuoco
del matrimonio
nella seconda versione (Romanzi della Rosa cover blu) courtesy Libreria Conforti, Firenze |
Grazia Lobetti Bodoni, Perdutamente tua, ill. di G. Ghini Biblioteca delle Signorine Salani |
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LOISEL,
YVONNE (1877 - 1960) Pour
mon fils (1925) |
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LUBY,
E. |
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